Author: | Raffaele Ganzerli | ISBN: | 1230001500660 |
Publisher: | Self Published | Publication: | January 10, 2017 |
Imprint: | Language: | English |
Author: | Raffaele Ganzerli |
ISBN: | 1230001500660 |
Publisher: | Self Published |
Publication: | January 10, 2017 |
Imprint: | |
Language: | English |
Non è difficile trovare un motivo per recarsi in Appennino: per gli stressati abitanti delle grige pianure è sufficiente l'idea di una fuga dal grigiore e dallo stress. Questa guida però vuole dare qualcosa di più, aprire uno scrigno di tesori storici ed ambientali che lo scorrere del tempo ha in un primo tempo sepolto e poi riscoperto. La storia dell' appennino in fondo è questa: bistrattato ed abbandonato dalle nuove generazioni attratte dalla vita metropolitana, travolto da un turismo consumistico e divoratore, sta ora, per fortuna, conoscendo forme più consapevoli di utilizzo della montagna. L'escursionista “lento” che si muove per conoscere ed ammirare trova qui un ambiente ricco di opportunità. Ci sono grandi opere viarie costruite in secoli dove le strade erano attraversate da carri trainati da buoi, ci sono luoghi dove è stata scritta una delle pagine più sanguinose dell' ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale, e ci sono cascate vertiginose, orridi, laghi di montagna e tantissimi altri tasselli di un mosaico culturale davvero variopinto.
Spostarsi in MTB è senza dubbio uno dei modi migliori per entrare in questo mondo che sa di antico e di ritrovato: in fondo ci sono anche biker che sembrano la rievocazione di quei pellegrini che con il sacco in spalla viaggiavano alla ricerca di una più elevata spiritualità
Non è difficile trovare un motivo per recarsi in Appennino: per gli stressati abitanti delle grige pianure è sufficiente l'idea di una fuga dal grigiore e dallo stress. Questa guida però vuole dare qualcosa di più, aprire uno scrigno di tesori storici ed ambientali che lo scorrere del tempo ha in un primo tempo sepolto e poi riscoperto. La storia dell' appennino in fondo è questa: bistrattato ed abbandonato dalle nuove generazioni attratte dalla vita metropolitana, travolto da un turismo consumistico e divoratore, sta ora, per fortuna, conoscendo forme più consapevoli di utilizzo della montagna. L'escursionista “lento” che si muove per conoscere ed ammirare trova qui un ambiente ricco di opportunità. Ci sono grandi opere viarie costruite in secoli dove le strade erano attraversate da carri trainati da buoi, ci sono luoghi dove è stata scritta una delle pagine più sanguinose dell' ultimo anno della Seconda Guerra Mondiale, e ci sono cascate vertiginose, orridi, laghi di montagna e tantissimi altri tasselli di un mosaico culturale davvero variopinto.
Spostarsi in MTB è senza dubbio uno dei modi migliori per entrare in questo mondo che sa di antico e di ritrovato: in fondo ci sono anche biker che sembrano la rievocazione di quei pellegrini che con il sacco in spalla viaggiavano alla ricerca di una più elevata spiritualità