Author: | Christa Wolf | ISBN: | 9788866322795 |
Publisher: | Edizioni e/o | Publication: | November 7, 2012 |
Imprint: | Edizioni e/o | Language: | Italian |
Author: | Christa Wolf |
ISBN: | 9788866322795 |
Publisher: | Edizioni e/o |
Publication: | November 7, 2012 |
Imprint: | Edizioni e/o |
Language: | Italian |
Dalla Prefazione di Anita Raja: L'August che dà il titolo a questo racconto di Christa Wolf, l'ultimo che ha scritto e che esce postumo, fa la sua prima, rapida apparizione nelle struggenti pagine finali di Trama d'infanzia, laddove si racconta del crollo del nazismo e, insieme, del sistema di valori e di certezze che avevano retto il mondo dell'adolescente Nelly Jordan e della sua famiglia. Nelle ultime pagine del libro si narra la tubercolosi della protagonista, il sanatorio e l'amore mal governato di un bambino a sua volta malato: «August. August dalle parti di Pillaken. Un giorno comunicò a Nelly di averla scelta come protettrice. Aveva dieci anni, un bambino goffo, tarchiato, pesante. L'espressione dei suoi occhi marroni – occhi di cane – agli altri bambini e agli adulti faceva venire voglia di tormentarlo. Le sue lettere (le più antiche che conservi). Ora non c'è più nessuno a cui posso lavare le posate, le scrive dopo che è stata dimessa. L'ortografia delle lettere mostra che i tentativi di Nelly di insegnargli a leggere, scrivere e far di conto erano miseramente falliti. La sua corte maldestra, invadente, la sua gelosia degli altri bambini più graziosi e più intelligenti». In quel sanatorio, teatro di esperienze dolorose e di privazioni, ma anche di momenti felici e di sentimenti duraturi, prende forma l'amore infantile, il bisogno di un legame forte da pretendere giorno per giorno e da difendere con vitalissima caparbietà. È ciò che fa August. Quel sentimento crescerà con lui, durerà oltre la fine del lavoro che s'è scelto e ha fatto volentieri, oltre la serena storia con la donna che lo ha accettato e gli ha tenuto compagnia nel corso della vita.
Dalla Prefazione di Anita Raja: L'August che dà il titolo a questo racconto di Christa Wolf, l'ultimo che ha scritto e che esce postumo, fa la sua prima, rapida apparizione nelle struggenti pagine finali di Trama d'infanzia, laddove si racconta del crollo del nazismo e, insieme, del sistema di valori e di certezze che avevano retto il mondo dell'adolescente Nelly Jordan e della sua famiglia. Nelle ultime pagine del libro si narra la tubercolosi della protagonista, il sanatorio e l'amore mal governato di un bambino a sua volta malato: «August. August dalle parti di Pillaken. Un giorno comunicò a Nelly di averla scelta come protettrice. Aveva dieci anni, un bambino goffo, tarchiato, pesante. L'espressione dei suoi occhi marroni – occhi di cane – agli altri bambini e agli adulti faceva venire voglia di tormentarlo. Le sue lettere (le più antiche che conservi). Ora non c'è più nessuno a cui posso lavare le posate, le scrive dopo che è stata dimessa. L'ortografia delle lettere mostra che i tentativi di Nelly di insegnargli a leggere, scrivere e far di conto erano miseramente falliti. La sua corte maldestra, invadente, la sua gelosia degli altri bambini più graziosi e più intelligenti». In quel sanatorio, teatro di esperienze dolorose e di privazioni, ma anche di momenti felici e di sentimenti duraturi, prende forma l'amore infantile, il bisogno di un legame forte da pretendere giorno per giorno e da difendere con vitalissima caparbietà. È ciò che fa August. Quel sentimento crescerà con lui, durerà oltre la fine del lavoro che s'è scelto e ha fatto volentieri, oltre la serena storia con la donna che lo ha accettato e gli ha tenuto compagnia nel corso della vita.