Author: | Nicola Stolfi | ISBN: | 9788856791938 |
Publisher: | Gruppo Albatros Il Filo | Publication: | July 13, 2018 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Nicola Stolfi |
ISBN: | 9788856791938 |
Publisher: | Gruppo Albatros Il Filo |
Publication: | July 13, 2018 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
All’indomani dell’arresto di Mussolini, cui seguirà l’armistizio con gli alleati, per i romani, già prostrati dalla mancanza di cibo e dall’asprezza del regime, si apre il periodo più difficile, quello dell’occupazione tedesca. Fin dall’inizio la Resistenza si organizza in gruppi di partigiani impegnati in un gravoso compito di opposizione allo straniero: piccole comunità eterogenee che potevano accogliere, allo stesso tempo, l’operaio e l’intellettuale, l’impiegato e il fornaio, il comunista e il sacerdote. È nel cuore di uno di questi gruppi che ci accompagna l’autore, mettendo in luce, con grande acume, quanto le differenze che in altri frangenti potevano costituire motivo di aspra divisione, in un momento così cruciale furono invece accantonate in vista del bene comune. Non c’è un protagonista ma protagonista è il gruppo. Lontano da descrizioni mitizzanti o oleografiche, care alla tradizione neorealista, i partigiani vengono ritratti come persone generose e coraggiose nelle quali l’emergenza e una realtà di stenti, di violenza e di soprusi esaltano le qualità migliori e al tempo stesso stimolano i naturali istinti di conservazione. L’azione per il riscatto nazionale fu così decisiva e coinvolgente che anche la felicità divenne un bene collettivo: poteva essere di tutti o di nessuno. E tutti – ognuno a suo modo – saranno chiamati a compiere scelte drammatiche. Scelte che toccano anche i sentimenti più intimi: come quelli che coinvolgono Luisa, la partigiana del gruppo. Sullo sfondo di una città sfigurata dalle bombe e dalla fame, ma ancora capace di mostrare talvolta – con i suoi colori morbidi e struggenti – il suo autentico volto, si ripercorrono, attraverso le vicende umane dei personaggi, le tappe salienti di quei nove mesi in cui Roma fu davvero “città aperta”.
Nicola Stolfi è nato a Roma nel 1943. Ha lavorato dal 1974 al 2005 alla Confederazione Italiana Agricoltori come Responsabile del Dipartimento Ambiente. Durante la sua vita lavorativa la sua esperienza di scrittore si è espressa esclusivamente nell’ambito della sua attività professionale. Nel 2010 ha esordito con Cosa mi racconti di bello: novelle e racconti (Casa Editrice Albatros - Il Filo); nel 2015 ha pubblicato il secondo libro Riavvolgere il nastro (Narcissus).
All’indomani dell’arresto di Mussolini, cui seguirà l’armistizio con gli alleati, per i romani, già prostrati dalla mancanza di cibo e dall’asprezza del regime, si apre il periodo più difficile, quello dell’occupazione tedesca. Fin dall’inizio la Resistenza si organizza in gruppi di partigiani impegnati in un gravoso compito di opposizione allo straniero: piccole comunità eterogenee che potevano accogliere, allo stesso tempo, l’operaio e l’intellettuale, l’impiegato e il fornaio, il comunista e il sacerdote. È nel cuore di uno di questi gruppi che ci accompagna l’autore, mettendo in luce, con grande acume, quanto le differenze che in altri frangenti potevano costituire motivo di aspra divisione, in un momento così cruciale furono invece accantonate in vista del bene comune. Non c’è un protagonista ma protagonista è il gruppo. Lontano da descrizioni mitizzanti o oleografiche, care alla tradizione neorealista, i partigiani vengono ritratti come persone generose e coraggiose nelle quali l’emergenza e una realtà di stenti, di violenza e di soprusi esaltano le qualità migliori e al tempo stesso stimolano i naturali istinti di conservazione. L’azione per il riscatto nazionale fu così decisiva e coinvolgente che anche la felicità divenne un bene collettivo: poteva essere di tutti o di nessuno. E tutti – ognuno a suo modo – saranno chiamati a compiere scelte drammatiche. Scelte che toccano anche i sentimenti più intimi: come quelli che coinvolgono Luisa, la partigiana del gruppo. Sullo sfondo di una città sfigurata dalle bombe e dalla fame, ma ancora capace di mostrare talvolta – con i suoi colori morbidi e struggenti – il suo autentico volto, si ripercorrono, attraverso le vicende umane dei personaggi, le tappe salienti di quei nove mesi in cui Roma fu davvero “città aperta”.
Nicola Stolfi è nato a Roma nel 1943. Ha lavorato dal 1974 al 2005 alla Confederazione Italiana Agricoltori come Responsabile del Dipartimento Ambiente. Durante la sua vita lavorativa la sua esperienza di scrittore si è espressa esclusivamente nell’ambito della sua attività professionale. Nel 2010 ha esordito con Cosa mi racconti di bello: novelle e racconti (Casa Editrice Albatros - Il Filo); nel 2015 ha pubblicato il secondo libro Riavvolgere il nastro (Narcissus).