Author: | VV.AA. | ISBN: | 9788828339595 |
Publisher: | Kipple Officina Libraria | Publication: | June 28, 2018 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | VV.AA. |
ISBN: | 9788828339595 |
Publisher: | Kipple Officina Libraria |
Publication: | June 28, 2018 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il dibattito sulle riviste letterarie dura da oltre un secolo ma recentemente pare giunto a una conclusione condivisa: tale forma editoriale di fatto non ha ragione d’esistere. Non rende, non ha lettori, è espressione di una cultura sorpassata. Le riviste sono troppe, inutili, sostituite da blog e social network, non valgono la fatica, i mal di pancia, gli amici persi.
Non è un mistero che la rivista si sia presa una pausa fino al numero precedente, che sia stata messa in discussione, che sia stata in pericolo di vita e che oggi qui continui la sua rinascita. Se questo è avvenuto è stato grazie a una riflessione profonda e a un atto di volontà.
Si scrive per l'assenza, per l'assoluta totale mancanza, e per l'incongruente stridore delle cose che pure continuano ad esistere malgrado tutto, ignare. Si scrive nel tentativo compulsivo di trovare un senso e di lasciare una traccia del passaggio in queste strade. Si scrive per tentare di fermare l'oblio e la dimenticanza che tutti ci cancella, come fossimo, tutti noi, scritti sulla sabbia. E si aspetta l'onda che arriva che arriva a cancellarci, sicura arriverà quest'onda a investirci di stupore, obbedendo anch'essa a chissà quale oscura legge che regola sia il finire che il ri-cominciare.
Il dibattito sulle riviste letterarie dura da oltre un secolo ma recentemente pare giunto a una conclusione condivisa: tale forma editoriale di fatto non ha ragione d’esistere. Non rende, non ha lettori, è espressione di una cultura sorpassata. Le riviste sono troppe, inutili, sostituite da blog e social network, non valgono la fatica, i mal di pancia, gli amici persi.
Non è un mistero che la rivista si sia presa una pausa fino al numero precedente, che sia stata messa in discussione, che sia stata in pericolo di vita e che oggi qui continui la sua rinascita. Se questo è avvenuto è stato grazie a una riflessione profonda e a un atto di volontà.
Si scrive per l'assenza, per l'assoluta totale mancanza, e per l'incongruente stridore delle cose che pure continuano ad esistere malgrado tutto, ignare. Si scrive nel tentativo compulsivo di trovare un senso e di lasciare una traccia del passaggio in queste strade. Si scrive per tentare di fermare l'oblio e la dimenticanza che tutti ci cancella, come fossimo, tutti noi, scritti sulla sabbia. E si aspetta l'onda che arriva che arriva a cancellarci, sicura arriverà quest'onda a investirci di stupore, obbedendo anch'essa a chissà quale oscura legge che regola sia il finire che il ri-cominciare.