Author: | Parsifal Xotta | ISBN: | 9788822851055 |
Publisher: | Parsifal Xotta | Publication: | September 29, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Parsifal Xotta |
ISBN: | 9788822851055 |
Publisher: | Parsifal Xotta |
Publication: | September 29, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Parsifal Xotta nasce in periferia di Milano l'11 settembre del 1997 da padre musicista e madre ballerina. All'età di 3 anni i genitori si separano segnando particolarmente quegli anni per Parsifal. Cresce in Canazza, un rione sul confine con l'autostrada, un quartiere che come detto da lui, l'ha formato dal punto di vista umano ed artistico attraverso le varie esperienze che possono contraddistinguere un quartiere popolare. A 13 anni scopre l'hip hop, che lo affascina a tal punto da influenzare da allora tutti gli anni a seguire. Due anni dopo, un'ulteriore aggravamento della sua situazione familiare unito a una serie di eventi spiacevoli e ad un trauma cranico, lo porta ad aver estremo bisogno di esternare tutto ciò che condiziona la sua vita dall'interno. Inizia a scrivere, poesie per la precisione, spinto dalla passione per le rime scaturita dall'hip hop, un metodo atipico ed immediato per trasformare ciò che lo fa stare male in qualcosa di artistico. Poesia dopo poesia Parsifal decide di provarci e il 4 gennaio del 2015 all'età di 17 anni autopubblica il suo primo libro di poesie "Dreamer", una raccolta di poesie che parlano dell’"arte di sognare", ciò che fin dalla tenera età l'ha aiutato a superare anche i periodi più duri. Il libro riceve l'appoggio di alcune testate giornalistiche e riesce addirittura a comparire durante il programma Deejay Chiama Italia di Linus a Radio Deejay. Inizia un piccolo tour di presentazioni per raccontare la sua storia e nonostante molte difficoltà per emergere riesce a vendere qualche centinaio di copie da solo. Nove mesi dopo, in concomitanza con il compimento dei suoi 18 anni, nonostante i problemi di divulgazione legati all'atipicità della sua poesia non riconosciuta dalla "scena poetica", pubblica "Polisfobia" il suo secondo libro, incentrato sulla fobia della "polis", la città/società in senso metaforico, criticando gli ambiti di potere e esaltando il lato spontaneo e "grunge" dell’arte.
Parsifal Xotta nasce in periferia di Milano l'11 settembre del 1997 da padre musicista e madre ballerina. All'età di 3 anni i genitori si separano segnando particolarmente quegli anni per Parsifal. Cresce in Canazza, un rione sul confine con l'autostrada, un quartiere che come detto da lui, l'ha formato dal punto di vista umano ed artistico attraverso le varie esperienze che possono contraddistinguere un quartiere popolare. A 13 anni scopre l'hip hop, che lo affascina a tal punto da influenzare da allora tutti gli anni a seguire. Due anni dopo, un'ulteriore aggravamento della sua situazione familiare unito a una serie di eventi spiacevoli e ad un trauma cranico, lo porta ad aver estremo bisogno di esternare tutto ciò che condiziona la sua vita dall'interno. Inizia a scrivere, poesie per la precisione, spinto dalla passione per le rime scaturita dall'hip hop, un metodo atipico ed immediato per trasformare ciò che lo fa stare male in qualcosa di artistico. Poesia dopo poesia Parsifal decide di provarci e il 4 gennaio del 2015 all'età di 17 anni autopubblica il suo primo libro di poesie "Dreamer", una raccolta di poesie che parlano dell’"arte di sognare", ciò che fin dalla tenera età l'ha aiutato a superare anche i periodi più duri. Il libro riceve l'appoggio di alcune testate giornalistiche e riesce addirittura a comparire durante il programma Deejay Chiama Italia di Linus a Radio Deejay. Inizia un piccolo tour di presentazioni per raccontare la sua storia e nonostante molte difficoltà per emergere riesce a vendere qualche centinaio di copie da solo. Nove mesi dopo, in concomitanza con il compimento dei suoi 18 anni, nonostante i problemi di divulgazione legati all'atipicità della sua poesia non riconosciuta dalla "scena poetica", pubblica "Polisfobia" il suo secondo libro, incentrato sulla fobia della "polis", la città/società in senso metaforico, criticando gli ambiti di potere e esaltando il lato spontaneo e "grunge" dell’arte.