Author: | Matteo Candido | ISBN: | 9788867425686 |
Publisher: | Booksprint | Publication: | February 22, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Matteo Candido |
ISBN: | 9788867425686 |
Publisher: | Booksprint |
Publication: | February 22, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Del card. Antonio Panciera, la cui nobile Famiglia risiede tuttora nel vetusto castello medioevale, la memoria era rimasta patrimonio di pochi specialisti. E fu un friulano, illustre storico della Chiesa, nonché rettore per tanti anni dell’Università Urbaniana di Roma, mons. Pio Paschini, a metterla in piena luce. Lo fece con un discorso tenuto all’inaugurazione dell’Asilo Infantile di Zoppola, che nel 1933 la Famiglia Panciera e la popolazione locale gli dedicarono. L’autore è partito da questo autorevole lavoro, pubblicato in seguito dal dott. Co. Francesco Panciera e nell’approfondire la figura e l’opera di Antonio Panciera rimase lui stesso ammirato per la rettitudine e la saggezza da lui dimostrate in un periodo tra i più calamitosi e corrotti della storia della Chiesa. Il Panciera si laureò a Padova, nella prima Facoltà teologica eretta in Europa dopo quella di Parigi, e istituita nell’ateneo patavino dal presule friulano Pileo da Prata. Il Panciera fu a Roma, durante lo Scisma d’Occidente (1378-1417) quando nella Chiesa si fronteggiavano due Papi, quello di Roma e l’antipapa di Avignone. Il Nostro fu Segretario del pontefice Bonifacio IX. Questi in seguito lo inviò nella Patria del Friuli come vescovo della diocesi di Concordia e poi lo elevò alla carica di Patriarca di Aquileia. I contrasti fra i nobili friulani impedirono però che l’opera di pacificazione da lui avviata avesse successo. Dovette quindi rientrare a Roma e con il Papa pisano Giovanni XXIII fu al Concilio di Costanza (1414-1418) contribuendo attivamente alla fine dello scisma, che terminò con l’elezione del papa romano Martino V. Il Panciera viene ricordato per la sua cultura e per gli scritti che compose durante i suoi incarichi. Ne raccolse un centinaio nel Codice Panciera, che ora è consultabile nella Biblioteca Guaneriana di S. Daniele del Friuli.
Del card. Antonio Panciera, la cui nobile Famiglia risiede tuttora nel vetusto castello medioevale, la memoria era rimasta patrimonio di pochi specialisti. E fu un friulano, illustre storico della Chiesa, nonché rettore per tanti anni dell’Università Urbaniana di Roma, mons. Pio Paschini, a metterla in piena luce. Lo fece con un discorso tenuto all’inaugurazione dell’Asilo Infantile di Zoppola, che nel 1933 la Famiglia Panciera e la popolazione locale gli dedicarono. L’autore è partito da questo autorevole lavoro, pubblicato in seguito dal dott. Co. Francesco Panciera e nell’approfondire la figura e l’opera di Antonio Panciera rimase lui stesso ammirato per la rettitudine e la saggezza da lui dimostrate in un periodo tra i più calamitosi e corrotti della storia della Chiesa. Il Panciera si laureò a Padova, nella prima Facoltà teologica eretta in Europa dopo quella di Parigi, e istituita nell’ateneo patavino dal presule friulano Pileo da Prata. Il Panciera fu a Roma, durante lo Scisma d’Occidente (1378-1417) quando nella Chiesa si fronteggiavano due Papi, quello di Roma e l’antipapa di Avignone. Il Nostro fu Segretario del pontefice Bonifacio IX. Questi in seguito lo inviò nella Patria del Friuli come vescovo della diocesi di Concordia e poi lo elevò alla carica di Patriarca di Aquileia. I contrasti fra i nobili friulani impedirono però che l’opera di pacificazione da lui avviata avesse successo. Dovette quindi rientrare a Roma e con il Papa pisano Giovanni XXIII fu al Concilio di Costanza (1414-1418) contribuendo attivamente alla fine dello scisma, che terminò con l’elezione del papa romano Martino V. Il Panciera viene ricordato per la sua cultura e per gli scritti che compose durante i suoi incarichi. Ne raccolse un centinaio nel Codice Panciera, che ora è consultabile nella Biblioteca Guaneriana di S. Daniele del Friuli.