Author: | Lev Tolstoj | ISBN: | 9788862432719 |
Publisher: | Voland | Publication: | March 18, 2013 |
Imprint: | Voland | Language: | Italian |
Author: | Lev Tolstoj |
ISBN: | 9788862432719 |
Publisher: | Voland |
Publication: | March 18, 2013 |
Imprint: | Voland |
Language: | Italian |
Nel 2010 la casa editrice Voland compie 15 anni di attività e lancia per l'occasione la nuova collana Sírin Classica, dedicata ai grandi autori russi tradotti da importanti scrittori italiani. In questo romanzo pubblicato postumo nel 1912, tradotto in questa edizione da Paolo Nori, Tolstoj fa rivivere il Caucaso, un mondo innocente e violento insieme, bestiale e divino, un mondo incontaminato. E qui ritrova Chadzi-Murat, che abbandona i suoi compagni, impegnati nella lotta contro la tirannide dello Zar, e passa al nemico russo. Una scelta senza ritorno che lo condurrà a una morte tragica e solenne, rifiutato dagli amici come dai nemici. La lotta tra Ceceni e Russi raccontata da Tolstoj si imprime nella memoria con immagini e sensazioni che rimandano all'attualità più recente: villaggi distrutti, donne che piangono sul corpo dei figli uccisi, e l'odio sordo dei Ceceni verso gli oppressori russi.
Nel 2010 la casa editrice Voland compie 15 anni di attività e lancia per l'occasione la nuova collana Sírin Classica, dedicata ai grandi autori russi tradotti da importanti scrittori italiani. In questo romanzo pubblicato postumo nel 1912, tradotto in questa edizione da Paolo Nori, Tolstoj fa rivivere il Caucaso, un mondo innocente e violento insieme, bestiale e divino, un mondo incontaminato. E qui ritrova Chadzi-Murat, che abbandona i suoi compagni, impegnati nella lotta contro la tirannide dello Zar, e passa al nemico russo. Una scelta senza ritorno che lo condurrà a una morte tragica e solenne, rifiutato dagli amici come dai nemici. La lotta tra Ceceni e Russi raccontata da Tolstoj si imprime nella memoria con immagini e sensazioni che rimandano all'attualità più recente: villaggi distrutti, donne che piangono sul corpo dei figli uccisi, e l'odio sordo dei Ceceni verso gli oppressori russi.