Author: | Rodolfo Pardi, Evelyne Nicod | ISBN: | 1230000035976 |
Publisher: | Gatteria | Publication: | November 28, 2012 |
Imprint: | Gatteria | Language: | Italian |
Author: | Rodolfo Pardi, Evelyne Nicod |
ISBN: | 1230000035976 |
Publisher: | Gatteria |
Publication: | November 28, 2012 |
Imprint: | Gatteria |
Language: | Italian |
Sapreste, senza vedere la scacchiera, vedere il percorso di un Cavallo in b2 per dare scacco a un Re in d4, senza passare per la case dove potrebbe essere catturato?
Siete in grado di ripetere la partita che avete appena giocato, senza guardare il formulario?
Conoscenza e abilità non sono sinonomi, benchè di solito la prima sia un presupposto della seconda, ma non basta: se ancora lasciate ( o addirittura mettete) un pezzo in presa, un centounesimo libro di aperture o partite commentate, oltre ai cento che avete già vi sarebbe di poca utilità.
L'universo scacchistico comprende in questo momento almeno 500 Gbytes di libri in formato PDF o djvu,
di innumerevoli fortissimi programmi di gioco, di centinaia di filmati di istruzione, degli stessi libri di cui sopra
in formato Chessbase, un mare nel quale il giocatore che voglia istruirsi può perdersi.
Qualche libro propone esercizi di visualizzazione senza scacchiera, qualcuno molto facile, qualcuno molto difficile. In entrambi i casi avrete probabilmente abbandonato dopo poco.
In realtà esiste una stretta correlazione tra visione e abilità, come contrapposta alla conoscenza.
Il giocatore più abile, vede di più e meglio. Mi ricordo come nei primi tornei, analizzando la partita con l'avversario più forte, mentre io facevo fatica a seguire il formulario, lui andava avanti mossa dopo mossa senza guardarlo. E già avevo sprecato un po' di tempo a registrare le mosse, e qualche volte in modo errato, tanto da rendermi difficile ricostruire la partita.
Invece di proporvi qualche centinaio di indovinelli, o tentare di farvi ricostruire una posizione vista pochi istanti (ho visto una lezione dove il povero allievo non ci riusciva, e il mastro impietoso non andava avanti) proporrò una progressione, che comincia da pochi esercizi sulla scacchiera reale, utilizzando il cavallo, segue con il riconoscimento del colore delle case, il posizionamento e le case minacciate in apertura da cavalli e alfieri, qualche esercizio di mossa di un pezzo singolo su scacchiera vuota, altri esercizi dove dopo una sequenza iniziale breve vi viene chiesto come muovereste, ed avanti con complessità maggiori, fino a sfiorare l'obiettivo ambizioso di giocare alla cieca.
Una cosa importante, sfruttando la possibilità dell'eReader di annotare, se supporta questa funzione.
E la domanda eventuale sarà su una pagina, e la risposta, che potrete vedere solo per controllare, sulla seguente.
Questa monografia è mirata a giocatori fino alla 2N. Ma è utile come allenamento fino ai CM, che ovviamente possono saltare la parte facile.
Nel 1815 il Cancellieri, pag 44 " ... fra gli altri pregi del Gesuita Girolamo Saccheri di S. Remo ... sapeva regolare a un tempo tre diversi giuochi di scacchi, senza vedere lo Scacchiere, conducendoli a mente per tal maniera, che quantunque fossero intavolati per vie diverse, il più delle volte li finiva tutti e tre insieme, con dare lo Scacco matto. Di più, se anche a taluno così fosse piaciuto, ritesseva poi di bel nuovo a memoria tutte le mosse, finchè riconduceva tutti i pezzi al lor posto. ... Questo giuoco non può ben eseguirsi, da chi non è fornito d'ingegno, e di memoria."
Eseguire qesti esercizi di visualizzazione prima di una competizione, ha il significato di allenarsi, come un pianista che fa le scale per allenare le dita prima del concerto.
Buona lettura e buone partite.
Rodolfo Pardi, Istruttore FSI
Sapreste, senza vedere la scacchiera, vedere il percorso di un Cavallo in b2 per dare scacco a un Re in d4, senza passare per la case dove potrebbe essere catturato?
Siete in grado di ripetere la partita che avete appena giocato, senza guardare il formulario?
Conoscenza e abilità non sono sinonomi, benchè di solito la prima sia un presupposto della seconda, ma non basta: se ancora lasciate ( o addirittura mettete) un pezzo in presa, un centounesimo libro di aperture o partite commentate, oltre ai cento che avete già vi sarebbe di poca utilità.
L'universo scacchistico comprende in questo momento almeno 500 Gbytes di libri in formato PDF o djvu,
di innumerevoli fortissimi programmi di gioco, di centinaia di filmati di istruzione, degli stessi libri di cui sopra
in formato Chessbase, un mare nel quale il giocatore che voglia istruirsi può perdersi.
Qualche libro propone esercizi di visualizzazione senza scacchiera, qualcuno molto facile, qualcuno molto difficile. In entrambi i casi avrete probabilmente abbandonato dopo poco.
In realtà esiste una stretta correlazione tra visione e abilità, come contrapposta alla conoscenza.
Il giocatore più abile, vede di più e meglio. Mi ricordo come nei primi tornei, analizzando la partita con l'avversario più forte, mentre io facevo fatica a seguire il formulario, lui andava avanti mossa dopo mossa senza guardarlo. E già avevo sprecato un po' di tempo a registrare le mosse, e qualche volte in modo errato, tanto da rendermi difficile ricostruire la partita.
Invece di proporvi qualche centinaio di indovinelli, o tentare di farvi ricostruire una posizione vista pochi istanti (ho visto una lezione dove il povero allievo non ci riusciva, e il mastro impietoso non andava avanti) proporrò una progressione, che comincia da pochi esercizi sulla scacchiera reale, utilizzando il cavallo, segue con il riconoscimento del colore delle case, il posizionamento e le case minacciate in apertura da cavalli e alfieri, qualche esercizio di mossa di un pezzo singolo su scacchiera vuota, altri esercizi dove dopo una sequenza iniziale breve vi viene chiesto come muovereste, ed avanti con complessità maggiori, fino a sfiorare l'obiettivo ambizioso di giocare alla cieca.
Una cosa importante, sfruttando la possibilità dell'eReader di annotare, se supporta questa funzione.
E la domanda eventuale sarà su una pagina, e la risposta, che potrete vedere solo per controllare, sulla seguente.
Questa monografia è mirata a giocatori fino alla 2N. Ma è utile come allenamento fino ai CM, che ovviamente possono saltare la parte facile.
Nel 1815 il Cancellieri, pag 44 " ... fra gli altri pregi del Gesuita Girolamo Saccheri di S. Remo ... sapeva regolare a un tempo tre diversi giuochi di scacchi, senza vedere lo Scacchiere, conducendoli a mente per tal maniera, che quantunque fossero intavolati per vie diverse, il più delle volte li finiva tutti e tre insieme, con dare lo Scacco matto. Di più, se anche a taluno così fosse piaciuto, ritesseva poi di bel nuovo a memoria tutte le mosse, finchè riconduceva tutti i pezzi al lor posto. ... Questo giuoco non può ben eseguirsi, da chi non è fornito d'ingegno, e di memoria."
Eseguire qesti esercizi di visualizzazione prima di una competizione, ha il significato di allenarsi, come un pianista che fa le scale per allenare le dita prima del concerto.
Buona lettura e buone partite.
Rodolfo Pardi, Istruttore FSI