Author: | Federigo Tozzi | ISBN: | 9788874170616 |
Publisher: | REA Multimedia | Publication: | December 1, 2010 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Federigo Tozzi |
ISBN: | 9788874170616 |
Publisher: | REA Multimedia |
Publication: | December 1, 2010 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Con gli occhi chiusi venne scritto nel 1913 è un racconto di spunto autobiografico. È il primo di una trilogia incentrata sulle vicende di personaggi inetti, incapaci di sottrarsi al proprio destino di rovina. Tutto il racconto è permeato da un grande disincantato ed un lucido realismo. Un’altra costante dell’opera è l’analisi sociale, ma la rappresentazione della realtà storico-sociale è priva di qualsiasi velo ideologico o sociologico. La narrazione è crudamente oggettiva, al punto da risultare in alcuni punti sgradevole. Il pessimismo di Tozzi è radicale: il dolore degli uomini non è il prodotto di un dato momento storico, né proprio di una determinata classe sociale; è il male a dominare il mondo e la natura umana è sopraffatta dagli istinti negativi. Eppure, il suo realismo non è impersonale, la sua visione non è cinica, perché Tozzi partecipa con toccante pietà ai fallimenti dei suoi personaggi.
Con gli occhi chiusi venne scritto nel 1913 è un racconto di spunto autobiografico. È il primo di una trilogia incentrata sulle vicende di personaggi inetti, incapaci di sottrarsi al proprio destino di rovina. Tutto il racconto è permeato da un grande disincantato ed un lucido realismo. Un’altra costante dell’opera è l’analisi sociale, ma la rappresentazione della realtà storico-sociale è priva di qualsiasi velo ideologico o sociologico. La narrazione è crudamente oggettiva, al punto da risultare in alcuni punti sgradevole. Il pessimismo di Tozzi è radicale: il dolore degli uomini non è il prodotto di un dato momento storico, né proprio di una determinata classe sociale; è il male a dominare il mondo e la natura umana è sopraffatta dagli istinti negativi. Eppure, il suo realismo non è impersonale, la sua visione non è cinica, perché Tozzi partecipa con toccante pietà ai fallimenti dei suoi personaggi.