Troppe persone pensano a Dio come a un cadavere, troppi cristiani si avvicinano alla fede come si entra in un cimitero, con gran rispetto e in silenzio, lo sguardo compìto e meditabondo, ma col desiderio di uscirne il più in fretta possibile. No! Gesù non è morto. È vivo! Non "rianimato", non "vivo nel nostro pensiero", no, veramente risuscitato e presente, che ci crediamo o no, che ce ne accorgiamo o no. Con questa consapevolezza Paolo Curtaz commenta i testi dei Vangeli della Risurrezione e alcune testi di apparizione del Risorto del Nuovo Testamento (Tommaso, i discepoli di Emmaus, Pietro a Tiberiade).
Troppe persone pensano a Dio come a un cadavere, troppi cristiani si avvicinano alla fede come si entra in un cimitero, con gran rispetto e in silenzio, lo sguardo compìto e meditabondo, ma col desiderio di uscirne il più in fretta possibile. No! Gesù non è morto. È vivo! Non "rianimato", non "vivo nel nostro pensiero", no, veramente risuscitato e presente, che ci crediamo o no, che ce ne accorgiamo o no. Con questa consapevolezza Paolo Curtaz commenta i testi dei Vangeli della Risurrezione e alcune testi di apparizione del Risorto del Nuovo Testamento (Tommaso, i discepoli di Emmaus, Pietro a Tiberiade).