Cosa pensano gli americani (e perché sono così diversi da noi)

Nonfiction, Social & Cultural Studies, Social Science, Cultural Studies, Popular Culture
Cover of the book Cosa pensano gli americani (e perché sono così diversi da noi) by Francesco Antinucci, Editori Laterza
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Author: Francesco Antinucci ISBN: 9788858105375
Publisher: Editori Laterza Publication: September 6, 2012
Imprint: Editori Laterza Language: Italian
Author: Francesco Antinucci
ISBN: 9788858105375
Publisher: Editori Laterza
Publication: September 6, 2012
Imprint: Editori Laterza
Language: Italian

Riscoprire i valori della rivoluzione atlantica, che sono anche i nostri. Li abbiamo dimenticati ma dovremmo riscoprirli. Libri come questo possono aiutarci a farlo. Antonio Di BellaAntinucci spiega bene perché gli americani (del Nord) sono diversi da noi, in particolare nel modo in cui si è formata, e continua a formarsi la loro identità, come popolo e come individui. Lorenzo Bini SmaghiUna lettura straordinaria, sorprendente, che conduce immediatamente al cuore del problema. Non sono la lingua, l'appartenenza etnica, la fede religiosa, la storia, la tradizione, i costumi gli elementi identitari fondanti degli americani. È lo Stato la fonte della loro identità. Simona ColariziAntinucci propone una visione degli Stati Uniti molto plausibile: l'idea che gli americani credano profondamente nel patto sociale che li unisce, nell'universalità di alcuni princípi costituzionali, come la democrazia e i diritti naturali. Pietro ReichlinIn America è il futuro che conta, in Europa si guarda al passato. In America chiunque può essere cittadino del paese, in Europa solo gli europei sono veri cittadini. In America lo Stato è dei cittadini, in Europa è contro i cittadini.L'America sembra essere un paese occidentale al pari di quelli europei. Da molti anni è considerato il paese leader di un gruppo unito da valori, scelte, costumi, ordinamenti. È come un'Europa più grande, più ricca, qualche anno più avanti per le tecnologie e con alcune ovvie differenze culturali, non superiori a quelle che si trovano tra un paese e l'altro d'Europa. Non è così. Sotto un'ingannevole somiglianza superficiale, l'America è un paese profondamente diverso da qualunque paese europeo. La ragione principale riguarda quello che ancora oggi è il principio di identità americano: «Che cosa ci rende americani?» si domanda la voce del filmato didattico ufficiale relativo alla cittadinanza americana e la risposta è: «Un documento di 4 pagine scritto più di 200 anni fa, la Costituzione: un documento che definisce la struttura del governo degli Stati Uniti. Sono i principi della nostra Costituzione che ci uniscono come nazione». Principi cardine dai quali molto deriva: dal principio di cittadinanza non basato sull'identità etnica, come in Europa, ma sull'adesione a un credo ideologico-politico, a quello di uguaglianza, basata sulle pari opportunità e dunque su una rigorosa meritocrazia, dalla donazione intesa come 'restituzione' alla società, e dunque come obbligo morale piuttosto che come atto liberale di generosità, al perché della straordinaria gravità della menzogna.

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Riscoprire i valori della rivoluzione atlantica, che sono anche i nostri. Li abbiamo dimenticati ma dovremmo riscoprirli. Libri come questo possono aiutarci a farlo. Antonio Di BellaAntinucci spiega bene perché gli americani (del Nord) sono diversi da noi, in particolare nel modo in cui si è formata, e continua a formarsi la loro identità, come popolo e come individui. Lorenzo Bini SmaghiUna lettura straordinaria, sorprendente, che conduce immediatamente al cuore del problema. Non sono la lingua, l'appartenenza etnica, la fede religiosa, la storia, la tradizione, i costumi gli elementi identitari fondanti degli americani. È lo Stato la fonte della loro identità. Simona ColariziAntinucci propone una visione degli Stati Uniti molto plausibile: l'idea che gli americani credano profondamente nel patto sociale che li unisce, nell'universalità di alcuni princípi costituzionali, come la democrazia e i diritti naturali. Pietro ReichlinIn America è il futuro che conta, in Europa si guarda al passato. In America chiunque può essere cittadino del paese, in Europa solo gli europei sono veri cittadini. In America lo Stato è dei cittadini, in Europa è contro i cittadini.L'America sembra essere un paese occidentale al pari di quelli europei. Da molti anni è considerato il paese leader di un gruppo unito da valori, scelte, costumi, ordinamenti. È come un'Europa più grande, più ricca, qualche anno più avanti per le tecnologie e con alcune ovvie differenze culturali, non superiori a quelle che si trovano tra un paese e l'altro d'Europa. Non è così. Sotto un'ingannevole somiglianza superficiale, l'America è un paese profondamente diverso da qualunque paese europeo. La ragione principale riguarda quello che ancora oggi è il principio di identità americano: «Che cosa ci rende americani?» si domanda la voce del filmato didattico ufficiale relativo alla cittadinanza americana e la risposta è: «Un documento di 4 pagine scritto più di 200 anni fa, la Costituzione: un documento che definisce la struttura del governo degli Stati Uniti. Sono i principi della nostra Costituzione che ci uniscono come nazione». Principi cardine dai quali molto deriva: dal principio di cittadinanza non basato sull'identità etnica, come in Europa, ma sull'adesione a un credo ideologico-politico, a quello di uguaglianza, basata sulle pari opportunità e dunque su una rigorosa meritocrazia, dalla donazione intesa come 'restituzione' alla società, e dunque come obbligo morale piuttosto che come atto liberale di generosità, al perché della straordinaria gravità della menzogna.

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