Author: | Giuseppe Cesare Abba | ISBN: | 1230001348767 |
Publisher: | nicla | Publication: | September 16, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Giuseppe Cesare Abba |
ISBN: | 1230001348767 |
Publisher: | nicla |
Publication: | September 16, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
DAL LIBRO: «Così dovrebbe essere, diceva il prussiano, ma la storia non lo dice.
Ma si sa che Joubert, la sera del dodici aprile, appena sceso da Montenotte, fu mandato da Buonaparte ad occupare il colle di Santa Margherita che è quello là... a nord-est del castello...».
E il prussiano a studiare.
Fosse stato ancor vivo il sergente del battaglione Del Carretto, che preziose notizie avrebbe potuto dargli! Egli raccontava che la notte dal 12 al 13 aprile, conosciuta la rotta degli Austriaci a Montenotte, un corpo staccato dall'esercito di Colli, aveva camminato nella valle della Bormida tra Millesimo e Cengio, per andarsi a congiungere con quelli verso Dego. Ma all'alba, attaccato dai Francesi a destra e a sinistra, il comandante Provera si dibattè in quella stretta, avendo la Bormida alle spalle ingrossata improvvisamente, e i monti a petto dinanzi. Rotto, non vide scampo che sopra quella vetta di Cosseria, e vi trasse quanti potè dei suoi. Fra quelle rovine si piantarono risoluti a starvi sino alla morte. Di lassù vedevano Dego difesa dagli austriaci, vedevano a destra Montezemolo dov'era Colli accampato, un triangolo di cui essi occupavano il vertice formidabile.
DAL LIBRO: «Così dovrebbe essere, diceva il prussiano, ma la storia non lo dice.
Ma si sa che Joubert, la sera del dodici aprile, appena sceso da Montenotte, fu mandato da Buonaparte ad occupare il colle di Santa Margherita che è quello là... a nord-est del castello...».
E il prussiano a studiare.
Fosse stato ancor vivo il sergente del battaglione Del Carretto, che preziose notizie avrebbe potuto dargli! Egli raccontava che la notte dal 12 al 13 aprile, conosciuta la rotta degli Austriaci a Montenotte, un corpo staccato dall'esercito di Colli, aveva camminato nella valle della Bormida tra Millesimo e Cengio, per andarsi a congiungere con quelli verso Dego. Ma all'alba, attaccato dai Francesi a destra e a sinistra, il comandante Provera si dibattè in quella stretta, avendo la Bormida alle spalle ingrossata improvvisamente, e i monti a petto dinanzi. Rotto, non vide scampo che sopra quella vetta di Cosseria, e vi trasse quanti potè dei suoi. Fra quelle rovine si piantarono risoluti a starvi sino alla morte. Di lassù vedevano Dego difesa dagli austriaci, vedevano a destra Montezemolo dov'era Colli accampato, un triangolo di cui essi occupavano il vertice formidabile.