1. Un movimento artistico crea un Partito Politico. Il nostro Partito Politico Futurista è nato naturalmente dalla grande corrente spirituale del movimento artistico futurista. Unico nella storia il nostro Partito è stato concepito, voluto e attuato da un gruppo di artisti poeti, pittori, musicisti, ecc.: che, carichi di genio e di coraggio ormai provati, dopo avere svecchiato brutalmente e modernizzato l'arte italiana sono giunti logicamente ad una concezione di politica assolutamente sgombra di retorica, violentemente italiana e violentemente rivoluzionaria, libera, dinamica e armata di metodi assolutamente pratici. Poichè un passato illustre schiacciava l'Italia e un avvenire infinitamente glorioso ribolliva nel suo seno, appunto in Italia, sotto il nostro cielo troppo voluttuoso, l'energia futurista doveva nascere, dieci anni fa, organizzarsi, canalizzarsi, trovare in noi i suoi motori, i suoi apparecchi di illuminazione e di propagazione. L'Italia, più di qualunque altro paese, aveva un bisogno urgente di futurismo, poichè moriva di passatismo. L'ammalato inventò il proprio rimedio. Noi siamo i suoi medici occasionali. Il rimedio vale per gli ammalati di ogni paese. Il nostro programma immediato era di combattimento accanito contro il passatismo italiano sotto le sue forme più ripugnanti: archeologia, accademismo, senilismo, quietismo, vigliaccheria, pacifismo, pessimismo, nostalgia, sentimentalismo, ossessione erotica, industria del forestiero, ecc. Il nostro movimento ultra-violento, anticlericale, antisozzalista e antitradizionale si fondava sul vigore inesauribile del sangue italiano e lottava contro il culto degli avi che, ben lungi dal cementare la razza, l'anemizza e l'imputridisce
1. Un movimento artistico crea un Partito Politico. Il nostro Partito Politico Futurista è nato naturalmente dalla grande corrente spirituale del movimento artistico futurista. Unico nella storia il nostro Partito è stato concepito, voluto e attuato da un gruppo di artisti poeti, pittori, musicisti, ecc.: che, carichi di genio e di coraggio ormai provati, dopo avere svecchiato brutalmente e modernizzato l'arte italiana sono giunti logicamente ad una concezione di politica assolutamente sgombra di retorica, violentemente italiana e violentemente rivoluzionaria, libera, dinamica e armata di metodi assolutamente pratici. Poichè un passato illustre schiacciava l'Italia e un avvenire infinitamente glorioso ribolliva nel suo seno, appunto in Italia, sotto il nostro cielo troppo voluttuoso, l'energia futurista doveva nascere, dieci anni fa, organizzarsi, canalizzarsi, trovare in noi i suoi motori, i suoi apparecchi di illuminazione e di propagazione. L'Italia, più di qualunque altro paese, aveva un bisogno urgente di futurismo, poichè moriva di passatismo. L'ammalato inventò il proprio rimedio. Noi siamo i suoi medici occasionali. Il rimedio vale per gli ammalati di ogni paese. Il nostro programma immediato era di combattimento accanito contro il passatismo italiano sotto le sue forme più ripugnanti: archeologia, accademismo, senilismo, quietismo, vigliaccheria, pacifismo, pessimismo, nostalgia, sentimentalismo, ossessione erotica, industria del forestiero, ecc. Il nostro movimento ultra-violento, anticlericale, antisozzalista e antitradizionale si fondava sul vigore inesauribile del sangue italiano e lottava contro il culto degli avi che, ben lungi dal cementare la razza, l'anemizza e l'imputridisce