Author: | Brigida Salvadori | ISBN: | 1230001659573 |
Publisher: | Myriam Fourdrain | Publication: | April 28, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Brigida Salvadori |
ISBN: | 1230001659573 |
Publisher: | Myriam Fourdrain |
Publication: | April 28, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Extrait :
Tesis, 21 novembre 1917
La Madonna della Salute! con qual fervore dobbiamo pregarla ora che siamo in mezzo ad ogni sorta di pericoli ed oppressi da mille angustie! Penso con emozione al magnifico tempio che la riconoscenza dei Veneziani offerse alla nostra benedetta Vergine: oggi certo è gremito di persone supplicanti per ottenere la comune salvezza; e mi conforto in questo pensiero perché Iddio non rigetta la prece dei cuori pentiti.
Stamattina, per la prima volta dopo tanti giorni di confusione e timore, il parroco fece dare il segno della Messa con la campana maggiore. Ah, mi si allarg proprio il cuore! E mi commossi fino alle lagrime quando celebr in forma solenne e comunic una schiera di giovanette. Ora ricominciamo ad orientarci nel tempo, a riprendere i nostri lavori, obliando un poco d’essere fra i tedeschi. I tedeschi! Non mi posso capacitare di questa verità se guardo il cielo splendidamente sereno, se osservo il sole che penetra come al solito nella mia stanza e scherza sulle pareti bianche. Eppure è vero.
Come fu? Quando? Voglio cercare di riordinare le idee nella mia povera testa frastornata ed indebolita; voglio fare il racconto degli avvenimenti di quest’ultimo mese e sfogarmi un po’ su queste pagine, poiché m’è tolta qualsiasi corrispondenza coi miei, poiché mi forzano a lasciare la penna e passar le ore inoperosa. Sì, riassumer quanto sì dolorosamente vero m’accadde e quando (faccia Gesù che sia presto) potr riabbracciare i cari lontani, porger loro questi miei scritti acci dalla lettura di essi si formino un concetto dei tristi giorni che passai. E incomincio rifacendomi dal principio.
Era il 25 ottobre, un giovedì veramente bello. Mi alzai tutta lieta di vedere il cielo sereno dopo tanti e tanti giorni di pioggia seccante: lieta perché dovevo fare una gitarella a San Giorgio e a Provesano per salutare zia Emma. Partii da Vivaro con la posta e condussi per compagnia la piccola Luisa, che era proprio felice. Il viaggio fu ottimo, noi sempre allegre e il cielo più ancora. Giungemmo a Provesano per ora di pranzo e trovammo tutti sani, lieti di rivederci. Il resto della giornata pass fra visita e chiacchiere piacevoli, ma a sera la conversazione volse al serio. Si parlava, cosa del giorno, della pace sospirata, quando la zia mi indic il giornale che dava notizia di una vasta offensiva austro"............a seguira !
"
Extrait :
Tesis, 21 novembre 1917
La Madonna della Salute! con qual fervore dobbiamo pregarla ora che siamo in mezzo ad ogni sorta di pericoli ed oppressi da mille angustie! Penso con emozione al magnifico tempio che la riconoscenza dei Veneziani offerse alla nostra benedetta Vergine: oggi certo è gremito di persone supplicanti per ottenere la comune salvezza; e mi conforto in questo pensiero perché Iddio non rigetta la prece dei cuori pentiti.
Stamattina, per la prima volta dopo tanti giorni di confusione e timore, il parroco fece dare il segno della Messa con la campana maggiore. Ah, mi si allarg proprio il cuore! E mi commossi fino alle lagrime quando celebr in forma solenne e comunic una schiera di giovanette. Ora ricominciamo ad orientarci nel tempo, a riprendere i nostri lavori, obliando un poco d’essere fra i tedeschi. I tedeschi! Non mi posso capacitare di questa verità se guardo il cielo splendidamente sereno, se osservo il sole che penetra come al solito nella mia stanza e scherza sulle pareti bianche. Eppure è vero.
Come fu? Quando? Voglio cercare di riordinare le idee nella mia povera testa frastornata ed indebolita; voglio fare il racconto degli avvenimenti di quest’ultimo mese e sfogarmi un po’ su queste pagine, poiché m’è tolta qualsiasi corrispondenza coi miei, poiché mi forzano a lasciare la penna e passar le ore inoperosa. Sì, riassumer quanto sì dolorosamente vero m’accadde e quando (faccia Gesù che sia presto) potr riabbracciare i cari lontani, porger loro questi miei scritti acci dalla lettura di essi si formino un concetto dei tristi giorni che passai. E incomincio rifacendomi dal principio.
Era il 25 ottobre, un giovedì veramente bello. Mi alzai tutta lieta di vedere il cielo sereno dopo tanti e tanti giorni di pioggia seccante: lieta perché dovevo fare una gitarella a San Giorgio e a Provesano per salutare zia Emma. Partii da Vivaro con la posta e condussi per compagnia la piccola Luisa, che era proprio felice. Il viaggio fu ottimo, noi sempre allegre e il cielo più ancora. Giungemmo a Provesano per ora di pranzo e trovammo tutti sani, lieti di rivederci. Il resto della giornata pass fra visita e chiacchiere piacevoli, ma a sera la conversazione volse al serio. Si parlava, cosa del giorno, della pace sospirata, quando la zia mi indic il giornale che dava notizia di una vasta offensiva austro"............a seguira !
"