Author: | Domenico Iannantuoni | ISBN: | 9781543927481 |
Publisher: | BookBaby | Publication: | February 25, 2018 |
Imprint: | BookBaby | Language: | Italian |
Author: | Domenico Iannantuoni |
ISBN: | 9781543927481 |
Publisher: | BookBaby |
Publication: | February 25, 2018 |
Imprint: | BookBaby |
Language: | Italian |
E’ questo un libro particolarmente dedicato ad un pubblico maturo, sebbene ambientato nel mondo scolastico meridionale delle scuole scolopiche elementari. Una storia che parla di giovinetti delle scuole primarie dello Stato delle Due Sicilie in un periodo particolarmente importante per la sua Capitale Napoli e che va dal 1859 al 1860. Naturalmente esso è scritto anche per il suo pubblico di riferimento, ossia quello dei bambini dagli otto ai tredici anni, purchè accompagnati nella lettura alle riflessioni che si pongono in ogni sua pagina. Qualcuno potrà anche dire che questo libro è stato scritto in risposta a "Cuore", di Edmondo De Amicis; certamente sarebbe una risposta un po’ tardiva ma che in effetti non è lontana dalla volontà di chi scrive. Infatti il menabò è praticamente il medesimo ma dobbiamo aggiungere che la sostanza ed i racconti sono completamente diversi. Allora è una specie di "verso" a Cuore? Sì, penso di sì. Ma questo libro, è più vero, anzi verissimo. Scritto in appunti da Francesco, un grazioso e intelligente bambino di terza elementare, ed abbandonato come si fa spesso con i diari personali, esso fu poi ripreso dal padre, un meticoloso impiegato dell’amministrazione Statale delle Due Sicilie, rivisto e corretto con grande rispetto dei suoi contenuti e poi dato alla stampa. La lettura di questo libro vi donerà sensazioni uniche e vi porterà a profonde riflessioni; ne sarete tutti entusiasti.
E’ questo un libro particolarmente dedicato ad un pubblico maturo, sebbene ambientato nel mondo scolastico meridionale delle scuole scolopiche elementari. Una storia che parla di giovinetti delle scuole primarie dello Stato delle Due Sicilie in un periodo particolarmente importante per la sua Capitale Napoli e che va dal 1859 al 1860. Naturalmente esso è scritto anche per il suo pubblico di riferimento, ossia quello dei bambini dagli otto ai tredici anni, purchè accompagnati nella lettura alle riflessioni che si pongono in ogni sua pagina. Qualcuno potrà anche dire che questo libro è stato scritto in risposta a "Cuore", di Edmondo De Amicis; certamente sarebbe una risposta un po’ tardiva ma che in effetti non è lontana dalla volontà di chi scrive. Infatti il menabò è praticamente il medesimo ma dobbiamo aggiungere che la sostanza ed i racconti sono completamente diversi. Allora è una specie di "verso" a Cuore? Sì, penso di sì. Ma questo libro, è più vero, anzi verissimo. Scritto in appunti da Francesco, un grazioso e intelligente bambino di terza elementare, ed abbandonato come si fa spesso con i diari personali, esso fu poi ripreso dal padre, un meticoloso impiegato dell’amministrazione Statale delle Due Sicilie, rivisto e corretto con grande rispetto dei suoi contenuti e poi dato alla stampa. La lettura di questo libro vi donerà sensazioni uniche e vi porterà a profonde riflessioni; ne sarete tutti entusiasti.