Le Filippine sono un paese dalle molte caratteristiche contrastanti: occupate per tre secoli dagli spagnoli (di cui è testimonianza la religione cattolica radicata nella popolazione), per cinquant’anni dagli Stati Uniti (che hanno imposto la lingua inglese), sono riuscite comunque a mantenere idiomi e culture locali, di derivazione soprattutto malese e anche cinese. Questa cultura ibrida spiega in parte l’instabilità politica e sociale e le lentezze economiche, aggravate da condizioni climatiche sfavorevoli; ma negli ultimi anni il paese ha intrapreso la via di uno sviluppo vivace. Il libro illustra questa grande complessità attraverso un percorso storico, politico, culturale e religioso.«I punti di forza e il dinamismo delle Filippine sono notevoli, al punto che esse hanno preso la testa della crescita in Asia. Anche se resta ancora molto da fare, le Filippine stanno forse trovando la strada di un ibridismo di successo»
Le Filippine sono un paese dalle molte caratteristiche contrastanti: occupate per tre secoli dagli spagnoli (di cui è testimonianza la religione cattolica radicata nella popolazione), per cinquant’anni dagli Stati Uniti (che hanno imposto la lingua inglese), sono riuscite comunque a mantenere idiomi e culture locali, di derivazione soprattutto malese e anche cinese. Questa cultura ibrida spiega in parte l’instabilità politica e sociale e le lentezze economiche, aggravate da condizioni climatiche sfavorevoli; ma negli ultimi anni il paese ha intrapreso la via di uno sviluppo vivace. Il libro illustra questa grande complessità attraverso un percorso storico, politico, culturale e religioso.«I punti di forza e il dinamismo delle Filippine sono notevoli, al punto che esse hanno preso la testa della crescita in Asia. Anche se resta ancora molto da fare, le Filippine stanno forse trovando la strada di un ibridismo di successo»