Author: | Errico Malatesta | ISBN: | 9788832512106 |
Publisher: | Cervantes Digital | Publication: | February 8, 2019 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Errico Malatesta |
ISBN: | 9788832512106 |
Publisher: | Cervantes Digital |
Publication: | February 8, 2019 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Scritto nel 1883 a Firenze da Errico Malatesta questo dialogo “Fra Contadini” rimane uno splendido gioiello di letteratura rivoluzionaria, la prima edizione fu pubblicata l’anno seguente a Firenze e negli anni successivi venne tradotta in diverse lingue europee e pubblicata in Germania, Francia, Spagna, Inghilterra, Olanda, Romania, Norvegia, Boemia, nel 1898 fu tradotta e stampata in cinese e si contano perfino traduzioni in ebraico.
La diffusione fu promossa dagli anarchici sparsi in tutta Europa, ed un ruolo importate lo ebbe anche P. Kropotkin che curò l’edizione francese.
E’ un libello di propaganda politica, usato per diffondere tra il proletariato i le nuove idee libertarie, socialiste ed anarchiche che stavano cambiando l’Europa, scritto con un linguaggio semplice e facilmente comprensibile, riesce però, ancora adesso a coinvolgere il lettore, perché da quel dialogo schietto e diretto si esplicitano concetti fondamentali della civile convivenza e della “questione sociale”.
Il lettore del XXI secolo rimarrà sorpreso dall’ingenuità e dalla semplicità dei concetti espressi, ma non potrà disconoscerne l’universalità e ne riconoscerà senz’altro l’attualità. Beppe e Giorgio trattano di una questione sociale ancora sul tappeto, certo gli attori sono diversi, i contadini sono quasi spariti e gli operai sono una razza in via di estinzione, ma i ricchi sono ancora più ricchi, lo sfruttamento esiste ancora e la povertà è dietro l’angolo di casa nostra, infine, come allora, molti di noi temono di perdere il proprio lavoro e con esso la propria dignità.
Scritto nel 1883 a Firenze da Errico Malatesta questo dialogo “Fra Contadini” rimane uno splendido gioiello di letteratura rivoluzionaria, la prima edizione fu pubblicata l’anno seguente a Firenze e negli anni successivi venne tradotta in diverse lingue europee e pubblicata in Germania, Francia, Spagna, Inghilterra, Olanda, Romania, Norvegia, Boemia, nel 1898 fu tradotta e stampata in cinese e si contano perfino traduzioni in ebraico.
La diffusione fu promossa dagli anarchici sparsi in tutta Europa, ed un ruolo importate lo ebbe anche P. Kropotkin che curò l’edizione francese.
E’ un libello di propaganda politica, usato per diffondere tra il proletariato i le nuove idee libertarie, socialiste ed anarchiche che stavano cambiando l’Europa, scritto con un linguaggio semplice e facilmente comprensibile, riesce però, ancora adesso a coinvolgere il lettore, perché da quel dialogo schietto e diretto si esplicitano concetti fondamentali della civile convivenza e della “questione sociale”.
Il lettore del XXI secolo rimarrà sorpreso dall’ingenuità e dalla semplicità dei concetti espressi, ma non potrà disconoscerne l’universalità e ne riconoscerà senz’altro l’attualità. Beppe e Giorgio trattano di una questione sociale ancora sul tappeto, certo gli attori sono diversi, i contadini sono quasi spariti e gli operai sono una razza in via di estinzione, ma i ricchi sono ancora più ricchi, lo sfruttamento esiste ancora e la povertà è dietro l’angolo di casa nostra, infine, come allora, molti di noi temono di perdere il proprio lavoro e con esso la propria dignità.