Author: | Flaminia P. Mancinelli | ISBN: | 9788890691201 |
Publisher: | Nido della Fenice | Publication: | November 27, 2012 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Flaminia P. Mancinelli |
ISBN: | 9788890691201 |
Publisher: | Nido della Fenice |
Publication: | November 27, 2012 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Marco, Massimo, Luca, Giulia, Cecilia, Federica, Marina hanno in comune uno stato di insoddisfazione esistenziale, un’insofferenza, e cioè quella che Renato Minore, nella prefazione al romanzo, definisce: “Un sentimento della vita e del mondo vago e mercuriale: nulla è davvero appagante se non nel moto continuo, nella instabilità che è il vero barometro di ogni azione.”
Ognuno di loro vive questa condizione a modo suo ma qualcosa li unisce, qualcosa di profondo, come una fune, una connessione che li attraversa e permette loro di comunicare. Sette esistenze che si intrecciano in una Roma che vive, che non si limita a fare da sfondo alle vicende narrate ma che in alcuni momenti diventa essa stessa protagonista, suscitando emozioni particolari.
Sette personaggi che si interrogano e rincorrono i loro sogni, i loro desideri: come Marco e Cecilia, una coppia in crisi che ha cercato di ritrovarsi con un viaggio in Marocco. O come Massimo che chiede a Giulia di sposarlo pur avendo ancora nella mente la sua ex-moglie. Oppure come Federica, perdutamente innamorata di Marina. O, invece, come Luca che si è innamorato di Cecilia, ma in sogno...
Un romanzo corale che dalle prime pagine sconcerta il lettore, lo pone di fronte alle contraddizioni della mente e del cuore umano. Ma proprio per questo lo coinvolge, lo tiene legato ai personaggi, anche a quelli minori, come Lumia, la sensuale danzatrice marocchina.
Con lo scorrere delle pagine il lettore si trova sempre più invischiato nelle vicende dei personaggi, vuole sapere, vuole capire, vuole penetrare nei loro pensieri.
E alla fine, l’autrice riannoda tutti i fili, quasi come in un thriller, consegnandoci nell’ultima pagina a un finale crudo e inaspettato.
Marco, Massimo, Luca, Giulia, Cecilia, Federica, Marina hanno in comune uno stato di insoddisfazione esistenziale, un’insofferenza, e cioè quella che Renato Minore, nella prefazione al romanzo, definisce: “Un sentimento della vita e del mondo vago e mercuriale: nulla è davvero appagante se non nel moto continuo, nella instabilità che è il vero barometro di ogni azione.”
Ognuno di loro vive questa condizione a modo suo ma qualcosa li unisce, qualcosa di profondo, come una fune, una connessione che li attraversa e permette loro di comunicare. Sette esistenze che si intrecciano in una Roma che vive, che non si limita a fare da sfondo alle vicende narrate ma che in alcuni momenti diventa essa stessa protagonista, suscitando emozioni particolari.
Sette personaggi che si interrogano e rincorrono i loro sogni, i loro desideri: come Marco e Cecilia, una coppia in crisi che ha cercato di ritrovarsi con un viaggio in Marocco. O come Massimo che chiede a Giulia di sposarlo pur avendo ancora nella mente la sua ex-moglie. Oppure come Federica, perdutamente innamorata di Marina. O, invece, come Luca che si è innamorato di Cecilia, ma in sogno...
Un romanzo corale che dalle prime pagine sconcerta il lettore, lo pone di fronte alle contraddizioni della mente e del cuore umano. Ma proprio per questo lo coinvolge, lo tiene legato ai personaggi, anche a quelli minori, come Lumia, la sensuale danzatrice marocchina.
Con lo scorrere delle pagine il lettore si trova sempre più invischiato nelle vicende dei personaggi, vuole sapere, vuole capire, vuole penetrare nei loro pensieri.
E alla fine, l’autrice riannoda tutti i fili, quasi come in un thriller, consegnandoci nell’ultima pagina a un finale crudo e inaspettato.