Le grandi aziende stabiliscono collegamenti diretti con governi e pubbliche amministrazioni, condizionandone il processo decisionale. Nonostante l'ovvia rilevanza di tali dinamiche, la scienza politica italiana ha tradizionalmente trascurato gli studi - al cui rilancio questo volume offre un significativo contributo - sui rapporti tra politica e imprese. Prendendo le mosse dalla letteratura sui gruppi di pressione, l'analisi è stata condotta utilizzando un ampio e inedito repertorio di dati sulle politiche di intervento pubblico a favore del "campione nazionale" Fiat. E' così delineato il quadro del sostegno governativo all'azienda torinese dagli anni ottanta ad oggi. I legami privilegiati tra la Fiat e lo stato hanno subito una profonda trasformazione con l'accresciuta integrazione dell'economia italiana nel sistema regolativo europeo. Se in un primo momento questi cambiamenti hanno influito negativamente sulle capacità di mercato della Fiat, in seguito essi hanno stimolato positivamente la revisione della strategia competitiva del gruppo, favorendone l'uscita dalla crisi più grave della sua storia e il rilancio internazionale.
Le grandi aziende stabiliscono collegamenti diretti con governi e pubbliche amministrazioni, condizionandone il processo decisionale. Nonostante l'ovvia rilevanza di tali dinamiche, la scienza politica italiana ha tradizionalmente trascurato gli studi - al cui rilancio questo volume offre un significativo contributo - sui rapporti tra politica e imprese. Prendendo le mosse dalla letteratura sui gruppi di pressione, l'analisi è stata condotta utilizzando un ampio e inedito repertorio di dati sulle politiche di intervento pubblico a favore del "campione nazionale" Fiat. E' così delineato il quadro del sostegno governativo all'azienda torinese dagli anni ottanta ad oggi. I legami privilegiati tra la Fiat e lo stato hanno subito una profonda trasformazione con l'accresciuta integrazione dell'economia italiana nel sistema regolativo europeo. Se in un primo momento questi cambiamenti hanno influito negativamente sulle capacità di mercato della Fiat, in seguito essi hanno stimolato positivamente la revisione della strategia competitiva del gruppo, favorendone l'uscita dalla crisi più grave della sua storia e il rilancio internazionale.