Author: | Jón Kalman Stefánsson | ISBN: | 9788870914399 |
Publisher: | Iperborea | Publication: | June 7, 2016 |
Imprint: | Iperborea | Language: | Italian |
Author: | Jón Kalman Stefánsson |
ISBN: | 9788870914399 |
Publisher: | Iperborea |
Publication: | June 7, 2016 |
Imprint: | Iperborea |
Language: | Italian |
«Le persone possono trasformarsi in una lacrima o in un pugno – a volte la differenza tra le due cose è molto sottile» e racchiude la storia di un’intera famiglia. Dopo aver mandato all’aria il suo matrimonio, la scrittura ed essere fuggito lontano, Ari torna in Islanda per incontrare il padre malato e vicino alla fine. Ma il muro di silenzi che li divide lo obbliga a un viaggio indietro nel tempo che intreccia i destini di tre generazioni e le diverse anime di un paese. Un paese di pescatori stretto tra un mare che dà e prende la vita, e un cielo infinito che nutre i sogni e il bisogno di poesia, dove il nonno Oddur, l’eroe dei fiordi, crede solo nella sua lotta per la sopravvivenza, mentre nonna Margrét incontra un uomo che le insegna a leggere le stelle. È lo spirito ribelle di Margrét che Ari sembra ereditare attraverso le donne della famiglia, dalla zia Veiga che durante la guerra si abbandona all’amore e diventa la «puttana dei tedeschi», alla zia Lilla che compone i suoi unici versi alla morte della figlia perché non sia mai dimenticata. E sono le voci immortali della letteratura e della musica a risuonare in questo romanzo, da Dante a Hemingway, da Elvis a Mozart, alle band islandesi, ai Dire Straits. Una saga famigliare cominciata con I pesci non hanno gambe che racconta un secolo di storia attraverso i due angoli opposti del paese, e tutta l’ironia, la poesia e la sensualità dell’esistenza. Il viaggio di un uomo e di uno scrittore che si guarda indietro alla ricerca delle parole da mettere in salvo e tramandare, per ricordarci chi siamo, per vincere l’oblio del tempo e quel silenzio che ci può trasformare in una lacrima o in un pugno. Jón Kalman Stefánsson ritorna con un grande romanzo corale per raccontare l’anima di un paese, e quel potere delle parole di dare corpo ai desideri e decidere destini, di farci affrontare le acque più insidiose.
«Le persone possono trasformarsi in una lacrima o in un pugno – a volte la differenza tra le due cose è molto sottile» e racchiude la storia di un’intera famiglia. Dopo aver mandato all’aria il suo matrimonio, la scrittura ed essere fuggito lontano, Ari torna in Islanda per incontrare il padre malato e vicino alla fine. Ma il muro di silenzi che li divide lo obbliga a un viaggio indietro nel tempo che intreccia i destini di tre generazioni e le diverse anime di un paese. Un paese di pescatori stretto tra un mare che dà e prende la vita, e un cielo infinito che nutre i sogni e il bisogno di poesia, dove il nonno Oddur, l’eroe dei fiordi, crede solo nella sua lotta per la sopravvivenza, mentre nonna Margrét incontra un uomo che le insegna a leggere le stelle. È lo spirito ribelle di Margrét che Ari sembra ereditare attraverso le donne della famiglia, dalla zia Veiga che durante la guerra si abbandona all’amore e diventa la «puttana dei tedeschi», alla zia Lilla che compone i suoi unici versi alla morte della figlia perché non sia mai dimenticata. E sono le voci immortali della letteratura e della musica a risuonare in questo romanzo, da Dante a Hemingway, da Elvis a Mozart, alle band islandesi, ai Dire Straits. Una saga famigliare cominciata con I pesci non hanno gambe che racconta un secolo di storia attraverso i due angoli opposti del paese, e tutta l’ironia, la poesia e la sensualità dell’esistenza. Il viaggio di un uomo e di uno scrittore che si guarda indietro alla ricerca delle parole da mettere in salvo e tramandare, per ricordarci chi siamo, per vincere l’oblio del tempo e quel silenzio che ci può trasformare in una lacrima o in un pugno. Jón Kalman Stefánsson ritorna con un grande romanzo corale per raccontare l’anima di un paese, e quel potere delle parole di dare corpo ai desideri e decidere destini, di farci affrontare le acque più insidiose.