Author: | Pierluigi Tamanini, Pl Pellegrino, Gemma Doria | ISBN: | 9781523944071 |
Publisher: | Gemma Doria | Publication: | February 15, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Pierluigi Tamanini, Pl Pellegrino, Gemma Doria |
ISBN: | 9781523944071 |
Publisher: | Gemma Doria |
Publication: | February 15, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
La creatività non sta nel trovare nuovi paesaggi, ma nell’avere occhi nuovi. (Marcel Proust)
Chi sono le persone creative?
Tranne qualche rara eccezione (es. Leonardo da Vinci), molti individui creativi manifestano la loro abilità all'interno di un particolare ambito di vita.
Tutti gli artisti hanno intorno a sé una certa “promozione sociale”: devono far conoscere i loro prodotti, crearsi una platea alla quale esporre i propri lavori, essere riconosciuti in un certo ambiente, devono influenzare le scelte degli altri. Possono avere dei seguaci o degli ammiratori o al contrario anche ricevere rifiuto da altre persone.
Un creatore deve avere degli estimatori e dei “discepoli” per essere classificato come un effettivo creatore.
La creatività in effetti dipende non solo dalla persona, ma anche dal suo pubblico e dalla rete sociale che lo circonda!
Recentemente un celebre artista russo contemporaneo ha sostenuto che “il pubblico è il vero padrone dell’artista”.
Quindi?
Rispetto al senso comune, gli studi degli ultimi decenni riportano come la creatività può essere applicata in qualsiasi attività e che è indipendente dal campo dove la persona si applica.
L'artista è solo il PROTOTIPO di uomo creativo, portato in primo piano e quasi mitizzato dalla tradizione letteraria.
Per dimostrarsi creativi non occorre essere un Eiffel o un Einstein: creativi lo siamo tutti, sebbene in grado diverso.
E' quindi creativo lo scienziato, ma anche la bambina che inventa un gioco per la sua bambola, l'artigiano che risolve un problema tecnico, la casalinga che con gli avanzi in frigorifero crea nuovi e prelibati piatti.
Quali sono le componenti per creare una risposta nuova e insolita?
Il pensiero creativo è definito da alcune componenti, tra le quali:
La fluidità: capacità di produrre, in breve tempo, un gran numero di idee; per esempio, dire il maggior numero di parole che cominciano con una determinata lettera o il maggior numero di impieghi per un oggetto comune;
La flessibilità: capacità di abbandonare vecchi modi di pensare per prendere nuove direzioni; la mancanza di flessibilità ostacola la risoluzione di problemi;
Capacità di riorganizzare lo stimolo: distaccarsi dal modo solito di vedere gli oggetti familiari, per usarli in modi diversi;
Originalità: la dota più importante per essere creativi! Bisogna avere idee fuori dal comune, nuove, mai viste.
Ad esempio, se chiedessimo: “Cosa accadrebbe se all'improvviso diventassimo tutti sordi?”
Le risposte del tipo: “Nessuno capirebbe niente” o “non si ascolterebbe più la musica” sono banali.
Altre risposte, del tipo “Quelli che erano già sordi diventerebbero i capi” si discostano dall'ovvio e indicano una certa originalità.
Ricordiamoci che la componente genetica individuale
influenza solo il 10% il potenziale creativo.
Acquista adesso questo ebook!
La creatività non sta nel trovare nuovi paesaggi, ma nell’avere occhi nuovi. (Marcel Proust)
Chi sono le persone creative?
Tranne qualche rara eccezione (es. Leonardo da Vinci), molti individui creativi manifestano la loro abilità all'interno di un particolare ambito di vita.
Tutti gli artisti hanno intorno a sé una certa “promozione sociale”: devono far conoscere i loro prodotti, crearsi una platea alla quale esporre i propri lavori, essere riconosciuti in un certo ambiente, devono influenzare le scelte degli altri. Possono avere dei seguaci o degli ammiratori o al contrario anche ricevere rifiuto da altre persone.
Un creatore deve avere degli estimatori e dei “discepoli” per essere classificato come un effettivo creatore.
La creatività in effetti dipende non solo dalla persona, ma anche dal suo pubblico e dalla rete sociale che lo circonda!
Recentemente un celebre artista russo contemporaneo ha sostenuto che “il pubblico è il vero padrone dell’artista”.
Quindi?
Rispetto al senso comune, gli studi degli ultimi decenni riportano come la creatività può essere applicata in qualsiasi attività e che è indipendente dal campo dove la persona si applica.
L'artista è solo il PROTOTIPO di uomo creativo, portato in primo piano e quasi mitizzato dalla tradizione letteraria.
Per dimostrarsi creativi non occorre essere un Eiffel o un Einstein: creativi lo siamo tutti, sebbene in grado diverso.
E' quindi creativo lo scienziato, ma anche la bambina che inventa un gioco per la sua bambola, l'artigiano che risolve un problema tecnico, la casalinga che con gli avanzi in frigorifero crea nuovi e prelibati piatti.
Quali sono le componenti per creare una risposta nuova e insolita?
Il pensiero creativo è definito da alcune componenti, tra le quali:
La fluidità: capacità di produrre, in breve tempo, un gran numero di idee; per esempio, dire il maggior numero di parole che cominciano con una determinata lettera o il maggior numero di impieghi per un oggetto comune;
La flessibilità: capacità di abbandonare vecchi modi di pensare per prendere nuove direzioni; la mancanza di flessibilità ostacola la risoluzione di problemi;
Capacità di riorganizzare lo stimolo: distaccarsi dal modo solito di vedere gli oggetti familiari, per usarli in modi diversi;
Originalità: la dota più importante per essere creativi! Bisogna avere idee fuori dal comune, nuove, mai viste.
Ad esempio, se chiedessimo: “Cosa accadrebbe se all'improvviso diventassimo tutti sordi?”
Le risposte del tipo: “Nessuno capirebbe niente” o “non si ascolterebbe più la musica” sono banali.
Altre risposte, del tipo “Quelli che erano già sordi diventerebbero i capi” si discostano dall'ovvio e indicano una certa originalità.
Ricordiamoci che la componente genetica individuale
influenza solo il 10% il potenziale creativo.
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