Author: | Robert Louis Stevenson | ISBN: | 9788861929364 |
Publisher: | Elliot | Publication: | March 11, 2015 |
Imprint: | Elliot | Language: | Italian |
Author: | Robert Louis Stevenson |
ISBN: | 9788861929364 |
Publisher: | Elliot |
Publication: | March 11, 2015 |
Imprint: | Elliot |
Language: | Italian |
Noto ai lettori di tutte le età per le sue abilità, di romanziere, Robert Louis Stevenson è forse meno conosciuto come pensatore e saggista. Il carattere dei cani, del 1884, oltre a offrire uno spaccato di vita inglese e vittoriana, dimostra il suo incredibile acume riflessivo e il suo affilato sense of humour. Distaccandosi da una larga fetta di tradizione filosofica che ha contrapposto l’uomo al resto delle altre specie, dalla cultura classica passando per la tradizione cristiana e approdando infine a filosofi del calibro di Cartesio ed Hegel, egli attribuisce ai cani, fedeli sodali spesso incompresi e vessati dai loro proprietari-tiranni, molti sentimenti e ragionamenti umani. Spinti lontano dalla propria natura dagli uomini, i cani risultano oggi in larga misura compagni da salotto avidi di attenzioni, gelosi sino alla follia, abili menzogneri, altezzosi snob da passeggio, leziosi e affettati a volte, affabili e giulivi altre. Gli esseri umani, così ciechi e ottusi, sono per i cani degli amici affettuosi o dei monarchi che si comportano con loro come verso i propri umili servitori, arrivando a traviarne l’indole naturale? Possono riuscire, al di là delle indubbie difficoltà linguistiche, a comprendere lo spirito di questi animali? Un saggio ricco di umorismo ed empatia nei con fronti dell’intero genere canino.
Noto ai lettori di tutte le età per le sue abilità, di romanziere, Robert Louis Stevenson è forse meno conosciuto come pensatore e saggista. Il carattere dei cani, del 1884, oltre a offrire uno spaccato di vita inglese e vittoriana, dimostra il suo incredibile acume riflessivo e il suo affilato sense of humour. Distaccandosi da una larga fetta di tradizione filosofica che ha contrapposto l’uomo al resto delle altre specie, dalla cultura classica passando per la tradizione cristiana e approdando infine a filosofi del calibro di Cartesio ed Hegel, egli attribuisce ai cani, fedeli sodali spesso incompresi e vessati dai loro proprietari-tiranni, molti sentimenti e ragionamenti umani. Spinti lontano dalla propria natura dagli uomini, i cani risultano oggi in larga misura compagni da salotto avidi di attenzioni, gelosi sino alla follia, abili menzogneri, altezzosi snob da passeggio, leziosi e affettati a volte, affabili e giulivi altre. Gli esseri umani, così ciechi e ottusi, sono per i cani degli amici affettuosi o dei monarchi che si comportano con loro come verso i propri umili servitori, arrivando a traviarne l’indole naturale? Possono riuscire, al di là delle indubbie difficoltà linguistiche, a comprendere lo spirito di questi animali? Un saggio ricco di umorismo ed empatia nei con fronti dell’intero genere canino.