Author: | Emile Coué | ISBN: | 9788869373817 |
Publisher: | Edizioni Cerchio della Luna | Publication: | October 2, 2018 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Emile Coué |
ISBN: | 9788869373817 |
Publisher: | Edizioni Cerchio della Luna |
Publication: | October 2, 2018 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Ogni nostro pensiero, buono o cattivo, si concretizza,
si materializza, diventa, in una parola, una realtà.
“Quando praticate coscientemente l’autosuggestione, fatelo con naturalezza, con semplicità, con convinzione e sopratutto, senza alcuno sforzo. Se l’autosuggestione incosciente e spesso cattiva si realizza così facilmente è perché essa viene fatta senza sforzo”
“Allorché v’è un conflitto tra la volontà e l’immaginazione è sempre l’immaginazione che ha il sopravvento. In questo caso, che è purtroppo molto frequente, non solamente noi non facciamo ciò che vogliamo, ma il contrario di ciò che vogliamo; per esempio: più vogliamo dormire, più vogliamo trovare il nome di una persona, più vogliamo trattenerci dal ridere, più vogliamo evitare un ostacolo pensando che non possiamo, e più siamo sovraeccitati, più il nome ci sfugge, il riso abbonda, più direttamente corriamo verso l’ostacolo.
L’immaginazione dunque e non la volontà è la prima facoltà dell’uomo: perciò è veramente grave errore quello di raccomandare alle persone di curare l’educazione della loro volontà: è invece l’educazione della propria immaginazione cui bisogna rivolgere tutte le nostre cure”
Ogni nostro pensiero, buono o cattivo, si concretizza,
si materializza, diventa, in una parola, una realtà.
“Quando praticate coscientemente l’autosuggestione, fatelo con naturalezza, con semplicità, con convinzione e sopratutto, senza alcuno sforzo. Se l’autosuggestione incosciente e spesso cattiva si realizza così facilmente è perché essa viene fatta senza sforzo”
“Allorché v’è un conflitto tra la volontà e l’immaginazione è sempre l’immaginazione che ha il sopravvento. In questo caso, che è purtroppo molto frequente, non solamente noi non facciamo ciò che vogliamo, ma il contrario di ciò che vogliamo; per esempio: più vogliamo dormire, più vogliamo trovare il nome di una persona, più vogliamo trattenerci dal ridere, più vogliamo evitare un ostacolo pensando che non possiamo, e più siamo sovraeccitati, più il nome ci sfugge, il riso abbonda, più direttamente corriamo verso l’ostacolo.
L’immaginazione dunque e non la volontà è la prima facoltà dell’uomo: perciò è veramente grave errore quello di raccomandare alle persone di curare l’educazione della loro volontà: è invece l’educazione della propria immaginazione cui bisogna rivolgere tutte le nostre cure”