Author: | Niccolò Machiavelli | ISBN: | 9788898369690 |
Publisher: | Infilaindiana Edizioni | Publication: | February 10, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Niccolò Machiavelli |
ISBN: | 9788898369690 |
Publisher: | Infilaindiana Edizioni |
Publication: | February 10, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Il Principe di Machiavelli è ancora oggi considerato, nell'ambito della politologia e della storia in genere, un testo la cui lettura è imprescindibile. Composto in buona parte nel 1513 nella villa di San Andrea in Percussina, detta comunemente “L'Albergaccio", all'indomani della caduta della Repubblica fiorentina e del rientro in città dei Medici oltre ad essere un sublime esempio di trattato di dottrina politica si presenta come una sorta di compendio di “consigli” e ammaestramenti che, a giudizio dell'autore, il principe ideale dovrebbe seguire. L'opera, divisa in ventisei capitoli, dapprima descrive come nasce un principato, quindi si sofferma sulle differenze fra eserciti propri e milizie mercenarie, di seguito si concentra sulla figura del principe e sulle qualità e “virtù” che devono a suo parere caratterizzarlo; infine analizza la situazione italiana e si augura che presto sorga uno Stato in grado di impedire le continue intromissioni straniere (si pensi alla famosa discesa di Carlo VIII nel 1494). Risaputo è inoltre come la figura di Cesare Borgia, detto il Valentino, abbia fortemente ispirato Machiavelli nel tratteggiare i “lineamenti” del suo principe ideale. L'autore marca una netta distinzione tra condotta politica e dirittura morale. Con quest'opera infatti si forgia il concetto di “machiavellico” associato a un agire scaltro, risoluto e opportunista. Il trattato è stato pubblicato per la prima volta postumo nel 1532.
Niccolò di Bernardo dei Machiavelli nasce a Firenze il 3 maggio 1469. È al tempo stesso scrittore, storico, drammaturgo, politico e filosofo. Fin da giovane impegnato in attività pubbliche, lavora per quindici anni al servizio della Repubblica fiorentina. Considerato come uno dei modelli dell’“uomo rinascimentale”, deve l’imperitura fama a opere come I discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio e Dell'arte della guerra. Ancora oggi il suo pensiero rappresenta un punto di partenza imprescindibile per chiunque voglia intraprendere un coerente studio della moderna scienza politica europea. Muore a Firenze il 21 giugno 1527.
Il Principe di Machiavelli è ancora oggi considerato, nell'ambito della politologia e della storia in genere, un testo la cui lettura è imprescindibile. Composto in buona parte nel 1513 nella villa di San Andrea in Percussina, detta comunemente “L'Albergaccio", all'indomani della caduta della Repubblica fiorentina e del rientro in città dei Medici oltre ad essere un sublime esempio di trattato di dottrina politica si presenta come una sorta di compendio di “consigli” e ammaestramenti che, a giudizio dell'autore, il principe ideale dovrebbe seguire. L'opera, divisa in ventisei capitoli, dapprima descrive come nasce un principato, quindi si sofferma sulle differenze fra eserciti propri e milizie mercenarie, di seguito si concentra sulla figura del principe e sulle qualità e “virtù” che devono a suo parere caratterizzarlo; infine analizza la situazione italiana e si augura che presto sorga uno Stato in grado di impedire le continue intromissioni straniere (si pensi alla famosa discesa di Carlo VIII nel 1494). Risaputo è inoltre come la figura di Cesare Borgia, detto il Valentino, abbia fortemente ispirato Machiavelli nel tratteggiare i “lineamenti” del suo principe ideale. L'autore marca una netta distinzione tra condotta politica e dirittura morale. Con quest'opera infatti si forgia il concetto di “machiavellico” associato a un agire scaltro, risoluto e opportunista. Il trattato è stato pubblicato per la prima volta postumo nel 1532.
Niccolò di Bernardo dei Machiavelli nasce a Firenze il 3 maggio 1469. È al tempo stesso scrittore, storico, drammaturgo, politico e filosofo. Fin da giovane impegnato in attività pubbliche, lavora per quindici anni al servizio della Repubblica fiorentina. Considerato come uno dei modelli dell’“uomo rinascimentale”, deve l’imperitura fama a opere come I discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio e Dell'arte della guerra. Ancora oggi il suo pensiero rappresenta un punto di partenza imprescindibile per chiunque voglia intraprendere un coerente studio della moderna scienza politica europea. Muore a Firenze il 21 giugno 1527.