Author: | Luca Delli Carri | ISBN: | 9788854512108 |
Publisher: | Neri Pozza | Publication: | November 6, 2015 |
Imprint: | Neri Pozza | Language: | Italian |
Author: | Luca Delli Carri |
ISBN: | 9788854512108 |
Publisher: | Neri Pozza |
Publication: | November 6, 2015 |
Imprint: | Neri Pozza |
Language: | Italian |
La filosofia di Evaristo Gallego, campione del mondo di pugilato, è molto semplice. Lui, il «re della festa», sa che tutto è possibile, basta sognarlo. Per questo vince, cade e si rialza, in un eterno match contro l'avversario più temibile: le forze oscure che stanno dentro di noi. In dodici capitoli, tanti quanti sono i round di un incontro di boxe, Luca Delli Carri racconta la storia di quest’uomo e di chi gli sta intorno: la lunatica fidanzata Anouchka, il vecchio allenatore, il manager, i colleghi. E racconta anche se stesso, un io narrante di cui lentamente si rivela la personalità. Da Milano, dove è nato e cresciuto e dove disputa il match per il campionato del mondo, Evaristo vola in Germania dopo aver attraversato la prima parabola depressiva che lo porterà, in poco più di un anno, a perdere la compagna, l'allenatore, la fiducia in se stesso e il titolo. Si ritira in provincia per ricominciare tutto daccapo e poi in Messico affronta il primo avversario dopo la sconfitta. Vincerà è avrà l'opportunità di combattere nuovamente per la corona mondiale. Cercando di ricucire gli strappi e le vicende tormentate della sua vita privata (l'alcool, il ritiro della patente, le difficoltà economiche, le cattive amicizie, i litigi con l’ex moglie che complicano i rapporti con la figlia), raggiunge il massimo della forma, e quando sale sul ring in Polonia per riprendersi il titolo ha negli occhi la stessa voglia di vincere che aveva a Milano. E sa che da incontri come quello, che ti chiedono di combattere fino alla fine, non si può che uscire, quale che sia il verdetto, inevitabilmente vincenti. Per scrivere questo fluviale, incalzante romanzo, Delli Carri ha trascorso due anni e mezzo in una colonia di pugili professionisti. È entrato nelle palestre e ha vissuto i ritiri e gli allenamenti, ha condiviso traumi e momenti di esaltazione, ha descritto riti, amicizie, amori, ha conosciuto la sporcizia del sottomondo che circonda la boxe. Ha raccolto una mole enorme di materiale e se n’è servito per comporre un libro intenso e toccante che ha il ritmo delle nostre giornate. Dove il pugilato, in tutta la sua esaltante crudeltà, diventa sintesi della vita. «Nessun altro soggetto è, per lo scrittore, intensamente personale come la boxe». Joyce Carol Oates «Quando sarò vecchio non dirò: se avessi fatto così, se avessi fatto cosà. No. Io ho fatto di tutto per riuscire. E ne ho fatte di cotte e di crude. Ne ho combinate talmente tante che uno normale, per fare ciò che ho fatto io in quarant’anni, dovrebbe vivere tre vite. E sai perché l’ho fatto? Perché la vita in certi momenti è una merda, ma vale sempre la pena di essere vissuta».
La filosofia di Evaristo Gallego, campione del mondo di pugilato, è molto semplice. Lui, il «re della festa», sa che tutto è possibile, basta sognarlo. Per questo vince, cade e si rialza, in un eterno match contro l'avversario più temibile: le forze oscure che stanno dentro di noi. In dodici capitoli, tanti quanti sono i round di un incontro di boxe, Luca Delli Carri racconta la storia di quest’uomo e di chi gli sta intorno: la lunatica fidanzata Anouchka, il vecchio allenatore, il manager, i colleghi. E racconta anche se stesso, un io narrante di cui lentamente si rivela la personalità. Da Milano, dove è nato e cresciuto e dove disputa il match per il campionato del mondo, Evaristo vola in Germania dopo aver attraversato la prima parabola depressiva che lo porterà, in poco più di un anno, a perdere la compagna, l'allenatore, la fiducia in se stesso e il titolo. Si ritira in provincia per ricominciare tutto daccapo e poi in Messico affronta il primo avversario dopo la sconfitta. Vincerà è avrà l'opportunità di combattere nuovamente per la corona mondiale. Cercando di ricucire gli strappi e le vicende tormentate della sua vita privata (l'alcool, il ritiro della patente, le difficoltà economiche, le cattive amicizie, i litigi con l’ex moglie che complicano i rapporti con la figlia), raggiunge il massimo della forma, e quando sale sul ring in Polonia per riprendersi il titolo ha negli occhi la stessa voglia di vincere che aveva a Milano. E sa che da incontri come quello, che ti chiedono di combattere fino alla fine, non si può che uscire, quale che sia il verdetto, inevitabilmente vincenti. Per scrivere questo fluviale, incalzante romanzo, Delli Carri ha trascorso due anni e mezzo in una colonia di pugili professionisti. È entrato nelle palestre e ha vissuto i ritiri e gli allenamenti, ha condiviso traumi e momenti di esaltazione, ha descritto riti, amicizie, amori, ha conosciuto la sporcizia del sottomondo che circonda la boxe. Ha raccolto una mole enorme di materiale e se n’è servito per comporre un libro intenso e toccante che ha il ritmo delle nostre giornate. Dove il pugilato, in tutta la sua esaltante crudeltà, diventa sintesi della vita. «Nessun altro soggetto è, per lo scrittore, intensamente personale come la boxe». Joyce Carol Oates «Quando sarò vecchio non dirò: se avessi fatto così, se avessi fatto cosà. No. Io ho fatto di tutto per riuscire. E ne ho fatte di cotte e di crude. Ne ho combinate talmente tante che uno normale, per fare ciò che ho fatto io in quarant’anni, dovrebbe vivere tre vite. E sai perché l’ho fatto? Perché la vita in certi momenti è una merda, ma vale sempre la pena di essere vissuta».