Author: | O. Henry | ISBN: | 9788823510098 |
Publisher: | Guanda | Publication: | July 3, 2014 |
Imprint: | Guanda | Language: | Italian |
Author: | O. Henry |
ISBN: | 9788823510098 |
Publisher: | Guanda |
Publication: | July 3, 2014 |
Imprint: | Guanda |
Language: | Italian |
Il riscatto di Capo Rosso è uno dei racconti più noti di O. Henry, che insieme a Mark Twain è il maggiore interprete dello humour americano tra Ottocento e Novecento. Il suo è un umorismo amabile, mai sarcastico, un umorismo da «contafavole», come lo definisce Giorgio Manganelli. Basti dire – per non guastare il piacere della lettura – che sotto il nome altisonante di Capo Rosso si cela un ragazzino tanto pestifero da far perdere la pazienza ai propri rapitori, uno dei quali lo scuote finché le lentiggini non cominciano a tintinnare. E i personaggi di questi racconti sono francamente malintenzionati o anche solo malevoli, maliziosi; sono piccoli truffatori praticamente innocui, cowboy da strapazzo, senzatetto e sfaccendati di città, signorine di buona famiglia, magari figlie di un generale sudista vittima di un rovescio di fortuna. Spesso ci raccontano le loro storie in prima persona, colorendole con un linguaggio autentico che mescola colloquialismo e retorica al servizio dell’effetto comico, paradossalmente culminante nell’anticlimax finale, cifra distintiva del miglior O. Henry.
Il riscatto di Capo Rosso è uno dei racconti più noti di O. Henry, che insieme a Mark Twain è il maggiore interprete dello humour americano tra Ottocento e Novecento. Il suo è un umorismo amabile, mai sarcastico, un umorismo da «contafavole», come lo definisce Giorgio Manganelli. Basti dire – per non guastare il piacere della lettura – che sotto il nome altisonante di Capo Rosso si cela un ragazzino tanto pestifero da far perdere la pazienza ai propri rapitori, uno dei quali lo scuote finché le lentiggini non cominciano a tintinnare. E i personaggi di questi racconti sono francamente malintenzionati o anche solo malevoli, maliziosi; sono piccoli truffatori praticamente innocui, cowboy da strapazzo, senzatetto e sfaccendati di città, signorine di buona famiglia, magari figlie di un generale sudista vittima di un rovescio di fortuna. Spesso ci raccontano le loro storie in prima persona, colorendole con un linguaggio autentico che mescola colloquialismo e retorica al servizio dell’effetto comico, paradossalmente culminante nell’anticlimax finale, cifra distintiva del miglior O. Henry.