Author: | Philippe Claudel | ISBN: | 9788833312781 |
Publisher: | Ponte alle Grazie | Publication: | May 9, 2019 |
Imprint: | Ponte alle Grazie | Language: | Italian |
Author: | Philippe Claudel |
ISBN: | 9788833312781 |
Publisher: | Ponte alle Grazie |
Publication: | May 9, 2019 |
Imprint: | Ponte alle Grazie |
Language: | Italian |
«Amo la terra in cui si trova la mia casa. Ma non ne sono il proprietario. Sono pronto a dividerla con chi vorrà viverci in pace, con le sue differenze, rispettando le mie usanze.»
Philippe Claudel
«La tragedia della realtà si mescola all’universo di finzione. È scuro, contemporaneo, perfettamente riuscito. »
Livres Hebdo
«Naufragi, abusi su minori, corruzione e personaggi incapaci di rimorso. Con Claudel l'attualità interroga le coscienze.»
la Repubblica - Robinson - Gabriele Romagnoli
Sull’Arcipelago del Cane, costellazione di isole vulcaniche a metà strada tra due continenti, il tempo sembra essersi fermato. Attaccati alla loro terra nera e al loro tratto di mare, gli abitanti non si sentono parte del resto del mondo, a cui guardano con diffidenza. Finché, una mattina di settembre, è il mondo a irrompere nell’Arcipelago: il mare deposita sulla spiaggia tre cadaveri. Non si sa chi siano né come siano finiti lì, ma per le autorità – il Sindaco, il Parroco, il Dottore e l’anziana maestra di scuola – è chiaro che devono sparire. Nessuno deve sapere del ritrovamento, pena l’arrivo dei giornalisti, la fine della quiete e il rischio di compromettere un futuro sviluppo turistico; non ci sarà nessuna pietà per quei morti, e neppure per i vivi che oseranno chiedersi da dove sono venuti. Con tutta la forza evocativa della sua migliore scrittura, Philippe Claudel imbastisce magistralmente una storia nera in cui alle note dell’attualità più scottante fanno eco i temi da sempre toccati dalla grande letteratura: la giustizia, la colpa, il rispetto per la verità, consegnandoci un romanzo e un appello che non può lasciarci indifferenti.
«Amo la terra in cui si trova la mia casa. Ma non ne sono il proprietario. Sono pronto a dividerla con chi vorrà viverci in pace, con le sue differenze, rispettando le mie usanze.»
Philippe Claudel
«La tragedia della realtà si mescola all’universo di finzione. È scuro, contemporaneo, perfettamente riuscito. »
Livres Hebdo
«Naufragi, abusi su minori, corruzione e personaggi incapaci di rimorso. Con Claudel l'attualità interroga le coscienze.»
la Repubblica - Robinson - Gabriele Romagnoli
Sull’Arcipelago del Cane, costellazione di isole vulcaniche a metà strada tra due continenti, il tempo sembra essersi fermato. Attaccati alla loro terra nera e al loro tratto di mare, gli abitanti non si sentono parte del resto del mondo, a cui guardano con diffidenza. Finché, una mattina di settembre, è il mondo a irrompere nell’Arcipelago: il mare deposita sulla spiaggia tre cadaveri. Non si sa chi siano né come siano finiti lì, ma per le autorità – il Sindaco, il Parroco, il Dottore e l’anziana maestra di scuola – è chiaro che devono sparire. Nessuno deve sapere del ritrovamento, pena l’arrivo dei giornalisti, la fine della quiete e il rischio di compromettere un futuro sviluppo turistico; non ci sarà nessuna pietà per quei morti, e neppure per i vivi che oseranno chiedersi da dove sono venuti. Con tutta la forza evocativa della sua migliore scrittura, Philippe Claudel imbastisce magistralmente una storia nera in cui alle note dell’attualità più scottante fanno eco i temi da sempre toccati dalla grande letteratura: la giustizia, la colpa, il rispetto per la verità, consegnandoci un romanzo e un appello che non può lasciarci indifferenti.