Author: | Franco Botta | ISBN: | 9788861942776 |
Publisher: | Progedit Editore | Publication: | October 2, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Franco Botta |
ISBN: | 9788861942776 |
Publisher: | Progedit Editore |
Publication: | October 2, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Sulla prudenza sappiamo tutto, ne conosciamo pregi e virtù, ma è l’imprudenza ormai a essere praticata dai più. Forse bisognerebbe cominciare a scriverne, in modo leggero e ironico, come fece con la stupidità lo storico economico Carlo M. Cipolla, nel classico Allegro ma non troppo.
I due saggi che compongono questo volumetto segnalano bene, attraverso un’ironia condita dalla passione civile, come l’imprudenza abbia guadagnato spazio e consenso anche in Puglia, una regione nota per l’essere stata a lunga abitata da un popolo di formiche. Oggi anche in questi luoghi sono l’imprudenza e il coraggio a dominare e sulla scena abbondano quanti amano il rischio.
I due saggi, impreziositi dalle tavole del maestro Michele Damiani e dalla Prefazione di Gianfranco Dioguardi, utilizzano la forma del dialogo e delle lettere per argomentare, come si usava nel Settecento, facendo uso della immaginazione. L’autore pensa infatti – come Martha Nussbaum – che la letteratura abbia la capacità di condensare in poche righe ciò che di solito richiede pagine e pagine.
Molte delle persone di cui si parla in queste pagine esistono e sono note, altre invece sono frutto d’immaginazione. Sia i dialoghi che le lettere non avrebbero dovuto avere alcuna circolazione. Vicende casuali hanno invece consentito che i primi venissero registrati e le seconde salvate in un computer, trovando spazio sui giornali e ora in questo piccolo volume.
Bisogna che il lettore ne tenga conto.
Sulla prudenza sappiamo tutto, ne conosciamo pregi e virtù, ma è l’imprudenza ormai a essere praticata dai più. Forse bisognerebbe cominciare a scriverne, in modo leggero e ironico, come fece con la stupidità lo storico economico Carlo M. Cipolla, nel classico Allegro ma non troppo.
I due saggi che compongono questo volumetto segnalano bene, attraverso un’ironia condita dalla passione civile, come l’imprudenza abbia guadagnato spazio e consenso anche in Puglia, una regione nota per l’essere stata a lunga abitata da un popolo di formiche. Oggi anche in questi luoghi sono l’imprudenza e il coraggio a dominare e sulla scena abbondano quanti amano il rischio.
I due saggi, impreziositi dalle tavole del maestro Michele Damiani e dalla Prefazione di Gianfranco Dioguardi, utilizzano la forma del dialogo e delle lettere per argomentare, come si usava nel Settecento, facendo uso della immaginazione. L’autore pensa infatti – come Martha Nussbaum – che la letteratura abbia la capacità di condensare in poche righe ciò che di solito richiede pagine e pagine.
Molte delle persone di cui si parla in queste pagine esistono e sono note, altre invece sono frutto d’immaginazione. Sia i dialoghi che le lettere non avrebbero dovuto avere alcuna circolazione. Vicende casuali hanno invece consentito che i primi venissero registrati e le seconde salvate in un computer, trovando spazio sui giornali e ora in questo piccolo volume.
Bisogna che il lettore ne tenga conto.