Author: | Patrick O'Brian | ISBN: | 9788830438507 |
Publisher: | Longanesi | Publication: | February 20, 2014 |
Imprint: | Longanesi | Language: | Italian |
Author: | Patrick O'Brian |
ISBN: | 9788830438507 |
Publisher: | Longanesi |
Publication: | February 20, 2014 |
Imprint: | Longanesi |
Language: | Italian |
La Leopard, un vascello da cinquanta cannoni, non si può certo definire una fulgida gemma della Royal Navy: varata nel 1790, ben dieci anni dopo la sua costruzione, ha al suo attivo pochissime prede. Eppure Jack Aubrey, bloccato a terra da molto tempo e ormai in preda a un desiderio quasi incontenibile di esplorare mari sconosciuti, accetta di assumerne il comando, preferendola alla magnifica Ajax, che lo avrebbe costretto a tornare nel «troppo familiare» Mediterraneo, sotto il meschino e vendicativo ammiraglio Harte. Così, la «vecchia, orrenda Leopard», per dirla con le parole di Stephen Maturin, miglior amico di Jack, nonché medico di bordo e agente segreto dell’ammiragliato, prende il mare alla volta dell’Australia e più precisamente per Botany Bay, dove il governatore del Nuovo Galles del Sud, il celeberrimo comandante Bligh del Bounty, è stato deposto e imprigionato da un manipolo di soldati ribelli con l’accusa di «aver sovvertito le leggi della colonia». Quello che Jack non può sapere, però, è che anche le «leggi del mare» saranno sovvertite durante il viaggio della Leopard, dapprima sconvolta da una tremenda epidemia e poi, dopo un infausto incontro con una nave da guerra olandese da settantaquattro cannoni, costretta addirittura a far rotta verso i ghiacci dell’Antartico. Tra ufficiali inetti e marinai scoraggiati, tempeste improvvise e inopinate deviazioni, Jack Aubrey dovrà fare appello a tutta la sua esperienza per trovare infine un porto sicuro in cui condurre la sua nave, un porto che si rivelerà un vero paradiso terrestre per il naturalista-filosofo Stephen, ma che per il comandante e i suoi uomini rischierà di trasformarsi nella loro ultima dimora terrena... In un romanzo unanimemente considerato tra i più avvincenti della serie Aubrey-Maturin, Patrick O’Brian si conferma uno dei pochissimi autori contemporanei capaci di fondere, in un’unica vicenda, il dramma e la commedia propri di ogni umana avventura, che egli descrive con una passione non disgiunta da un pizzico di sorridente comprensione per le traversie dei suoi personaggi.
La Leopard, un vascello da cinquanta cannoni, non si può certo definire una fulgida gemma della Royal Navy: varata nel 1790, ben dieci anni dopo la sua costruzione, ha al suo attivo pochissime prede. Eppure Jack Aubrey, bloccato a terra da molto tempo e ormai in preda a un desiderio quasi incontenibile di esplorare mari sconosciuti, accetta di assumerne il comando, preferendola alla magnifica Ajax, che lo avrebbe costretto a tornare nel «troppo familiare» Mediterraneo, sotto il meschino e vendicativo ammiraglio Harte. Così, la «vecchia, orrenda Leopard», per dirla con le parole di Stephen Maturin, miglior amico di Jack, nonché medico di bordo e agente segreto dell’ammiragliato, prende il mare alla volta dell’Australia e più precisamente per Botany Bay, dove il governatore del Nuovo Galles del Sud, il celeberrimo comandante Bligh del Bounty, è stato deposto e imprigionato da un manipolo di soldati ribelli con l’accusa di «aver sovvertito le leggi della colonia». Quello che Jack non può sapere, però, è che anche le «leggi del mare» saranno sovvertite durante il viaggio della Leopard, dapprima sconvolta da una tremenda epidemia e poi, dopo un infausto incontro con una nave da guerra olandese da settantaquattro cannoni, costretta addirittura a far rotta verso i ghiacci dell’Antartico. Tra ufficiali inetti e marinai scoraggiati, tempeste improvvise e inopinate deviazioni, Jack Aubrey dovrà fare appello a tutta la sua esperienza per trovare infine un porto sicuro in cui condurre la sua nave, un porto che si rivelerà un vero paradiso terrestre per il naturalista-filosofo Stephen, ma che per il comandante e i suoi uomini rischierà di trasformarsi nella loro ultima dimora terrena... In un romanzo unanimemente considerato tra i più avvincenti della serie Aubrey-Maturin, Patrick O’Brian si conferma uno dei pochissimi autori contemporanei capaci di fondere, in un’unica vicenda, il dramma e la commedia propri di ogni umana avventura, che egli descrive con una passione non disgiunta da un pizzico di sorridente comprensione per le traversie dei suoi personaggi.