Author: | Rolando Zucchini | ISBN: | 9788898470211 |
Publisher: | Mnamon | Publication: | December 2, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Rolando Zucchini |
ISBN: | 9788898470211 |
Publisher: | Mnamon |
Publication: | December 2, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Tra passato e presente la ricerca della soluzione di una difficile formula matematica per misurare la lunghezza di una semionda sinusoidale. Una formula strettamente collegata alla storia dei Turri, guerrieri mercenari spagnoli di antico rango, i quali, come narra la leggenda, erano in grado di volare.
*
La leggenda dei Turri si accampa nella biblioteca con l’autorizzazione della regola aurea del reperto antico, capitato per caso tra le mani di colui che non se ne può liberare. La strategia narrativa si avvale dell’insegnamento degli incunaboli presi a prestito dal Manzoni, fino al semiologo Eco, cavalca i destrieri dell’Orlando Furioso, si libra sulle ali di cera di Icaro, e compulsa le carte ingiallite delle progettazioni di Leonardo. Le surrettizie lacune del testo ci mettono in guardia: le cose non sono così semplici. La leggenda si spezza e si rammenda sui gangli dell’oggi con leggerezza di nuvole. Laddove tutto appare casuale si annida lo straniamento. Su tutto la consolazione della scienza, esatta però fin dove l’essere limitato arriva a conquistarla. Chissà, tutto è possibile, volare, amare, ricercare, essere o non essere, sognare; lasciandoci cullare da questa leggenda che ha pure il coraggio di sbizzarrirsi in incursioni da Mille e una notte. “Si resta ad interrogarci sul come, quando e perché, consapevoli che non si sia trattato di un puro divertissement” (Annalisa Manara).
Tra passato e presente la ricerca della soluzione di una difficile formula matematica per misurare la lunghezza di una semionda sinusoidale. Una formula strettamente collegata alla storia dei Turri, guerrieri mercenari spagnoli di antico rango, i quali, come narra la leggenda, erano in grado di volare.
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La leggenda dei Turri si accampa nella biblioteca con l’autorizzazione della regola aurea del reperto antico, capitato per caso tra le mani di colui che non se ne può liberare. La strategia narrativa si avvale dell’insegnamento degli incunaboli presi a prestito dal Manzoni, fino al semiologo Eco, cavalca i destrieri dell’Orlando Furioso, si libra sulle ali di cera di Icaro, e compulsa le carte ingiallite delle progettazioni di Leonardo. Le surrettizie lacune del testo ci mettono in guardia: le cose non sono così semplici. La leggenda si spezza e si rammenda sui gangli dell’oggi con leggerezza di nuvole. Laddove tutto appare casuale si annida lo straniamento. Su tutto la consolazione della scienza, esatta però fin dove l’essere limitato arriva a conquistarla. Chissà, tutto è possibile, volare, amare, ricercare, essere o non essere, sognare; lasciandoci cullare da questa leggenda che ha pure il coraggio di sbizzarrirsi in incursioni da Mille e una notte. “Si resta ad interrogarci sul come, quando e perché, consapevoli che non si sia trattato di un puro divertissement” (Annalisa Manara).