Author: | Nando Mainardi | ISBN: | 9788897637561 |
Publisher: | Vololibero | Publication: | January 1, 2019 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Nando Mainardi |
ISBN: | 9788897637561 |
Publisher: | Vololibero |
Publication: | January 1, 2019 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Nel 1970 Giorgio Gaber abbandona il mercato discografico e la televisione per dedicarsi al teatro: è l’anno de Il Signor G. E’ l’inizio di una fase totalmente nuova, in cui il cantautore milanese sceglie di confrontarsi attraverso i suoi spettacoli con il pubblico – costituito in gran parte dai giovani protagonisti del Sessantotto – sulla possibilità effettivamente di cambiare il mondo.
“La magnifica illusione” è la storia di Giorgio Gaber, ovvero di un ragazzo che voleva fare il rock and roll, che ha contribuito “all’invenzione” della canzone d’autore ed è andato ben al di là dell’etichetta di “cantautore”, fino a diventare un intellettuale e un divulgatore provocatorio e mai scontato.
Difficile, oggi, pensare che un cantante possa aver fatto tutto questo. Difficile pensare che c’è stata un’epoca in questo Paese, non tanti anni fa, in cui tante e tanti credevano che la rivoluzione fosse dietro l’angolo.
Nel 1970 Giorgio Gaber abbandona il mercato discografico e la televisione per dedicarsi al teatro: è l’anno de Il Signor G. E’ l’inizio di una fase totalmente nuova, in cui il cantautore milanese sceglie di confrontarsi attraverso i suoi spettacoli con il pubblico – costituito in gran parte dai giovani protagonisti del Sessantotto – sulla possibilità effettivamente di cambiare il mondo.
“La magnifica illusione” è la storia di Giorgio Gaber, ovvero di un ragazzo che voleva fare il rock and roll, che ha contribuito “all’invenzione” della canzone d’autore ed è andato ben al di là dell’etichetta di “cantautore”, fino a diventare un intellettuale e un divulgatore provocatorio e mai scontato.
Difficile, oggi, pensare che un cantante possa aver fatto tutto questo. Difficile pensare che c’è stata un’epoca in questo Paese, non tanti anni fa, in cui tante e tanti credevano che la rivoluzione fosse dietro l’angolo.