Author: | Federica Badano | ISBN: | 9788866891536 |
Publisher: | Casa Editrice La Tribuna | Publication: | August 31, 2012 |
Imprint: | Casa Editrice La Tribuna | Language: | Italian |
Author: | Federica Badano |
ISBN: | 9788866891536 |
Publisher: | Casa Editrice La Tribuna |
Publication: | August 31, 2012 |
Imprint: | Casa Editrice La Tribuna |
Language: | Italian |
Il legislatore fiscale già da tempo persegue molti obiettivi coerenti ed armonici con il più ampio disegno di mantenere sereno e costruttivo il rapporto tra Amministrazione finanziaria e contribuente. Dal 1° aprile 2012, in armonia con questi indirizzi, è entrata in vigore la mediazione fiscale. L'Ufficio, riscontrata l'impossibilità di annullare l'atto reclamato, deve valutare la sussistenza dei presupposti di legge per portare a compimento la mediazione: l'incertezza delle questioni controverse, il grado di sostenibilità della pretesa e il principio di economicità dell'azione amministrativa. Non si tratta, indubbiamente, di una rivoluzione copernicana, visto che l'Agenzia dalla sua nascita nel 2000 persegue la sistematica affermazione di soluzioni legittime e trasparenti. Ma uno dei forti elementi di novità è innegabilmente dato dalla procedimentalizzazione dell'autotutela, innescata dal reclamo. L'innovativo reclamo, (circa i 2/3 delle controversie instaurate contro l'Agenzia sono mediabili), riveste una triplice valenza: l'assimilabilità ad una istanza di annullamento in autotutela obbligatoria, l'attribuzione all'Ufficio di una specifica potestà transattiva (oltretutto ampia per l'espressa limitazione della responsabilità erariale ai soli casi di dolo), conversione del reclamo in un vero e proprio ricorso in caso di respingimento dell'istanza e di insuccesso della mediazione (comunque facoltativa per il contribuente). Adesso che il meccanismo è entrato pienamente a regime, si può affermare con una certa sicurezza che sia effettivamente adeguato il grado di autonomia dell'apposita struttura che valuta il reclamo e conduce la mediazione, e cioè l'ufficio legale, da quella che ha curato l'istruttoria dell'atto reclamato. Giova sottolineare che non occorre la sussistenza di una diastasi draconiana tra i due organi, che fanno parte della stessa Pubblica Amministrazione: si verte infatti nel campo dei diritti indisponibili (tale è la pretesa tributaria per entrambe le parti) e l'obiettivo è pur sempre la legittimità dell'azione amministrativa. Sulla attitudine del funzionario dell'Ufficio legale al confronto (rectius, all'incontro) e alla mediazione, si può ritenere che sia stata abbondantemente maturata sul campo, con un training on the job che vede anche la conduzione di trattative delicate e complesse con il contribuente, come nel caso della conciliazione giudiziale, fase processuale quasi del tutto coincidente con la mediazione quanto meno per gli aspetti negoziali. L'auspicio è che così che il reclamo e la mediazione avvicinino ancor di più le posizioni di Fisco e cittadino, nel solco della legittimità dell'azione amministrativa e con il richiamato obiettivo della tax compliance. Si segnala che il volume è corredato da un'appendice normativa riportante gli articoli di legge più significativi in materia. Lettori e-reader con poca capacità di calcolo sono sconsigliati.
Il legislatore fiscale già da tempo persegue molti obiettivi coerenti ed armonici con il più ampio disegno di mantenere sereno e costruttivo il rapporto tra Amministrazione finanziaria e contribuente. Dal 1° aprile 2012, in armonia con questi indirizzi, è entrata in vigore la mediazione fiscale. L'Ufficio, riscontrata l'impossibilità di annullare l'atto reclamato, deve valutare la sussistenza dei presupposti di legge per portare a compimento la mediazione: l'incertezza delle questioni controverse, il grado di sostenibilità della pretesa e il principio di economicità dell'azione amministrativa. Non si tratta, indubbiamente, di una rivoluzione copernicana, visto che l'Agenzia dalla sua nascita nel 2000 persegue la sistematica affermazione di soluzioni legittime e trasparenti. Ma uno dei forti elementi di novità è innegabilmente dato dalla procedimentalizzazione dell'autotutela, innescata dal reclamo. L'innovativo reclamo, (circa i 2/3 delle controversie instaurate contro l'Agenzia sono mediabili), riveste una triplice valenza: l'assimilabilità ad una istanza di annullamento in autotutela obbligatoria, l'attribuzione all'Ufficio di una specifica potestà transattiva (oltretutto ampia per l'espressa limitazione della responsabilità erariale ai soli casi di dolo), conversione del reclamo in un vero e proprio ricorso in caso di respingimento dell'istanza e di insuccesso della mediazione (comunque facoltativa per il contribuente). Adesso che il meccanismo è entrato pienamente a regime, si può affermare con una certa sicurezza che sia effettivamente adeguato il grado di autonomia dell'apposita struttura che valuta il reclamo e conduce la mediazione, e cioè l'ufficio legale, da quella che ha curato l'istruttoria dell'atto reclamato. Giova sottolineare che non occorre la sussistenza di una diastasi draconiana tra i due organi, che fanno parte della stessa Pubblica Amministrazione: si verte infatti nel campo dei diritti indisponibili (tale è la pretesa tributaria per entrambe le parti) e l'obiettivo è pur sempre la legittimità dell'azione amministrativa. Sulla attitudine del funzionario dell'Ufficio legale al confronto (rectius, all'incontro) e alla mediazione, si può ritenere che sia stata abbondantemente maturata sul campo, con un training on the job che vede anche la conduzione di trattative delicate e complesse con il contribuente, come nel caso della conciliazione giudiziale, fase processuale quasi del tutto coincidente con la mediazione quanto meno per gli aspetti negoziali. L'auspicio è che così che il reclamo e la mediazione avvicinino ancor di più le posizioni di Fisco e cittadino, nel solco della legittimità dell'azione amministrativa e con il richiamato obiettivo della tax compliance. Si segnala che il volume è corredato da un'appendice normativa riportante gli articoli di legge più significativi in materia. Lettori e-reader con poca capacità di calcolo sono sconsigliati.