Author: | Daniela Tazzioli, Andrea Demarchi | ISBN: | 9788868610050 |
Publisher: | Infinito edizioni | Publication: | September 20, 2013 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Daniela Tazzioli, Andrea Demarchi |
ISBN: | 9788868610050 |
Publisher: | Infinito edizioni |
Publication: | September 20, 2013 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Due modelli di scuola a confronto, una professoressa emiliana chiamata a sperimentarli in prima persona: la scuola pubblica italiana, maltrattata, tartassata dai governi che si sono susseguiti, vilipesa e offesa, eppure resistente; quella svizzera, apparentemente perfetta e ipertecnologica eppure così vuota, disumana, capace persino di umiliare i “diversi” e di sfornare in serie soldatini del tutto privi di cultura umanistica e artistica. Non per niente la Svizzera è uno dei Paesi col più alto tasso di suicidi in Europa…
“Questo libro è il diario di una vocazione, l’appassionata, partecipe e spesso ‘avvelenata’ (nel senso gucciniano) dichiarazione d’amore di un’insegnante per il proprio mestiere, spesso e volentieri umiliato tanto dagli infernali mezzi corazzati tritatutto del nostro governo, quanto dai rigidi criteri di selezione su cui si fonda il sistema scolastico svizzero”. (Andrea Demarchi)
Due modelli di scuola a confronto, una professoressa emiliana chiamata a sperimentarli in prima persona: la scuola pubblica italiana, maltrattata, tartassata dai governi che si sono susseguiti, vilipesa e offesa, eppure resistente; quella svizzera, apparentemente perfetta e ipertecnologica eppure così vuota, disumana, capace persino di umiliare i “diversi” e di sfornare in serie soldatini del tutto privi di cultura umanistica e artistica. Non per niente la Svizzera è uno dei Paesi col più alto tasso di suicidi in Europa…
“Questo libro è il diario di una vocazione, l’appassionata, partecipe e spesso ‘avvelenata’ (nel senso gucciniano) dichiarazione d’amore di un’insegnante per il proprio mestiere, spesso e volentieri umiliato tanto dagli infernali mezzi corazzati tritatutto del nostro governo, quanto dai rigidi criteri di selezione su cui si fonda il sistema scolastico svizzero”. (Andrea Demarchi)