Author: | Luigino Bruni, Giovanni Casoli | ISBN: | 9788810968444 |
Publisher: | EDB - Edizioni Dehoniane Bologna | Publication: | June 16, 2016 |
Imprint: | EDB - Edizioni Dehoniane Bologna | Language: | Italian |
Author: | Luigino Bruni, Giovanni Casoli |
ISBN: | 9788810968444 |
Publisher: | EDB - Edizioni Dehoniane Bologna |
Publication: | June 16, 2016 |
Imprint: | EDB - Edizioni Dehoniane Bologna |
Language: | Italian |
Il libro dell’Esodo si apre sotto il segno delle donne che salvano la vita. La madre di Mosè disobbedisce all’ordine di gettare il figlio nel Nilo, lo nasconde e, quando non può più tenerlo nascosto, costruisce un cesto di papiro, ve lo pone dentro e lo affida alle acque del fiume. Un’altra donna, la figlia del faraone, trova il cesto che galleggia sull’acqua e quando vede che contiene un bambino ne ha compassione. Non a caso il popolo ebraico – popolo nomade dai parti difficili nelle tende mobili – ha posto all’origine della sua grande storia di liberazione le figure di due levatrici d’Egitto, Sifra («la bella») e Pua («splendore», «luce»). Di loro sappiamo ben poco, ma di certo furono le prime obiettrici di coscienza: «Le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d’Egitto e lasciarono vivere i bambini». Il loro gesto riecheggia il mito greco di Antigone, che disobbedisce al re per ubbidire alla legge più profonda della vita: seppellire suo fratello morto in battaglia. La lettura del libro dell’Esodo è un grande esercizio spirituale ed etico per chi vuole prendere coscienza dei «faraoni» che opprimono, alimentare il desiderio della libertà, udire il grido di oppressione dei poveri e imitare le coraggiose levatrici d’Egitto, le amanti dei bambini di tutti. Lo sguardo singolare dell’economista mostra infatti come le vicende della Bibbia abbiano molto da dire al nostro presente.
Il libro dell’Esodo si apre sotto il segno delle donne che salvano la vita. La madre di Mosè disobbedisce all’ordine di gettare il figlio nel Nilo, lo nasconde e, quando non può più tenerlo nascosto, costruisce un cesto di papiro, ve lo pone dentro e lo affida alle acque del fiume. Un’altra donna, la figlia del faraone, trova il cesto che galleggia sull’acqua e quando vede che contiene un bambino ne ha compassione. Non a caso il popolo ebraico – popolo nomade dai parti difficili nelle tende mobili – ha posto all’origine della sua grande storia di liberazione le figure di due levatrici d’Egitto, Sifra («la bella») e Pua («splendore», «luce»). Di loro sappiamo ben poco, ma di certo furono le prime obiettrici di coscienza: «Le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d’Egitto e lasciarono vivere i bambini». Il loro gesto riecheggia il mito greco di Antigone, che disobbedisce al re per ubbidire alla legge più profonda della vita: seppellire suo fratello morto in battaglia. La lettura del libro dell’Esodo è un grande esercizio spirituale ed etico per chi vuole prendere coscienza dei «faraoni» che opprimono, alimentare il desiderio della libertà, udire il grido di oppressione dei poveri e imitare le coraggiose levatrici d’Egitto, le amanti dei bambini di tutti. Lo sguardo singolare dell’economista mostra infatti come le vicende della Bibbia abbiano molto da dire al nostro presente.