Author: | Rema | ISBN: | 9786050419108 |
Publisher: | Rema | Publication: | January 27, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Rema |
ISBN: | 9786050419108 |
Publisher: | Rema |
Publication: | January 27, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Lavoro autobiografico di un “uomo di mondo” (anche se l’autore, in seguito al tracollo economico dell’azienda di famiglia, che lo ha profondamente ferito nell’animo, rifiuta oggi questa definizione) che guarda alla vita con occhio disincantato e indulgente, Le mie prime tre “R” è una panoramica delle curiosità culturali e dei rapporti commerciali in Italia, in Europa e nel mondo, dal dopoguerra ai nostri giorni. Ritessendo le trame della propria memoria (tanto da suggerire l’idea, non smentita dall’autore, della consultazione puntuale di agende ed appunti di lavoro) con dovizia di particolari godibili, dalla prima infanzia in una famiglia della buona borghesia piemontese, agli studi in un prestigioso college svizzero, all’approdo nell’azienda di famiglia, l’autore si racconta in pagine leggere. Viaggi, amori, quotidianità, dolori di una persona alla ricerca del filo conduttore del proprio agire, si dipanano con andamento diaristico, strappano il sorriso e si trasformano in altro. Da personalissime note di un uomo legato all’impresa fondata dal nonno da un sentimento di “vero amore”, diventano, infatti, tra le righe, una riflessione sulla storia del nostro paese e sulla parabola discendente dell’imprenditoria italiana, fagocitata dalle “logiche superiori” di un’economia globalizzata e disumana che assoggetta alle leggi di mercato uomini e tradizioni.
Lavoro autobiografico di un “uomo di mondo” (anche se l’autore, in seguito al tracollo economico dell’azienda di famiglia, che lo ha profondamente ferito nell’animo, rifiuta oggi questa definizione) che guarda alla vita con occhio disincantato e indulgente, Le mie prime tre “R” è una panoramica delle curiosità culturali e dei rapporti commerciali in Italia, in Europa e nel mondo, dal dopoguerra ai nostri giorni. Ritessendo le trame della propria memoria (tanto da suggerire l’idea, non smentita dall’autore, della consultazione puntuale di agende ed appunti di lavoro) con dovizia di particolari godibili, dalla prima infanzia in una famiglia della buona borghesia piemontese, agli studi in un prestigioso college svizzero, all’approdo nell’azienda di famiglia, l’autore si racconta in pagine leggere. Viaggi, amori, quotidianità, dolori di una persona alla ricerca del filo conduttore del proprio agire, si dipanano con andamento diaristico, strappano il sorriso e si trasformano in altro. Da personalissime note di un uomo legato all’impresa fondata dal nonno da un sentimento di “vero amore”, diventano, infatti, tra le righe, una riflessione sulla storia del nostro paese e sulla parabola discendente dell’imprenditoria italiana, fagocitata dalle “logiche superiori” di un’economia globalizzata e disumana che assoggetta alle leggi di mercato uomini e tradizioni.