Author: | Salvatore Donato Consonni | ISBN: | 9786050342970 |
Publisher: | Salvatore Donato Consonni | Publication: | December 16, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Salvatore Donato Consonni |
ISBN: | 9786050342970 |
Publisher: | Salvatore Donato Consonni |
Publication: | December 16, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Sentivo il bisogno di scrivere, senza esattamente sapere che cosa e per chi, scoprendo alla fine di aver scritto soprattutto per me, per aiutare a capirmi, a capire il senso della mia vita e del rapporto con gli altri.
Ho constatato che uno scritto che sgorga dall’anima non ha una trama definita a priori, né un progetto organico o un canovaccio da seguire, ma è una strana entità che prende corpo e forma autonomi, fra le righe, in un turbinio di pensieri, di ricordi, di emozioni.
Il tutto immerso in un crescente desiderio di fare qualcosa di positivo, di lasciare qualcosa di utile per il futuro, soprattutto per i più giovani, a coloro ai quali la mia generazione ha fatto trovare una società peggiore di quella piena di fiducia e di speranza che aveva ereditato dai padri.
Non con la pretesa di insegnare chissacché, ma per fornire loro qualche elemento di riflessione in grado di contribuire alla presa di coscienza delle grandi potenzialità di cui sono portatori ed aiutarli a trovare la determinazione a provare ad impiegarle al meglio.
Poi il desiderio di divulgare la prevenzione - la mia materia professionale - vista sotto il duplice aspetto, scientifico e dei fattori umani, nel tentativo di evidenziare quanto questi ultimi siano in grado di delegittimare qualsiasi approccio scientifico e razionale alla prevenzione, vanificando gli sforzi per migliorarne l’efficacia operativa; ipotizzare o spiegare perché questa materia di cui si parla tanto, si conosce molto poco nel nostro Paese, come ricordano tante tragedie recenti e passate.
Sentivo il bisogno di scrivere, senza esattamente sapere che cosa e per chi, scoprendo alla fine di aver scritto soprattutto per me, per aiutare a capirmi, a capire il senso della mia vita e del rapporto con gli altri.
Ho constatato che uno scritto che sgorga dall’anima non ha una trama definita a priori, né un progetto organico o un canovaccio da seguire, ma è una strana entità che prende corpo e forma autonomi, fra le righe, in un turbinio di pensieri, di ricordi, di emozioni.
Il tutto immerso in un crescente desiderio di fare qualcosa di positivo, di lasciare qualcosa di utile per il futuro, soprattutto per i più giovani, a coloro ai quali la mia generazione ha fatto trovare una società peggiore di quella piena di fiducia e di speranza che aveva ereditato dai padri.
Non con la pretesa di insegnare chissacché, ma per fornire loro qualche elemento di riflessione in grado di contribuire alla presa di coscienza delle grandi potenzialità di cui sono portatori ed aiutarli a trovare la determinazione a provare ad impiegarle al meglio.
Poi il desiderio di divulgare la prevenzione - la mia materia professionale - vista sotto il duplice aspetto, scientifico e dei fattori umani, nel tentativo di evidenziare quanto questi ultimi siano in grado di delegittimare qualsiasi approccio scientifico e razionale alla prevenzione, vanificando gli sforzi per migliorarne l’efficacia operativa; ipotizzare o spiegare perché questa materia di cui si parla tanto, si conosce molto poco nel nostro Paese, come ricordano tante tragedie recenti e passate.