Author: | Gabriele D'Annunzio | ISBN: | 9788898403356 |
Publisher: | Autori Ebook | Publication: | May 10, 2014 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Gabriele D'Annunzio |
ISBN: | 9788898403356 |
Publisher: | Autori Ebook |
Publication: | May 10, 2014 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
“Io vidi in questi occhi mortali in breve tempo schiudersi e splendere e poi sfiorire e l'una dopo l'altra perire tre anime senza pari: le più belle e le più ardenti e le più misere che siano mai apparse nell'estrema discendenza d'una razza imperiosa.”
Dopo aver pubblicato i suoi primi tre romanzi, Gabriele D'Annunzio entra in contatto con l'opera del filosofo e pensatore tedesco Friedrich Nietzsche e con il tema del "Superuomo" a cui l'autore si ispira nel dar vita alla figura di Claudio Cantelmo, protagonista de “Le vergini delle rocce”, pubblicato a puntate sulla rivista Il Convito, tra il 1894 e 1895. Claudio abbandona Roma e si rifugia in campagna in cerca di una donna adatta al suo rango. Qui si imbatte in tre vergini, Massimilla, Anatolia, e Violante, e nella loro decadente bellezza.
Il titolo del romanzo dannunziano si riferisce al celebre dipinto di Leonardo Da Vinci, custodito nel museo parigino del Louvre.
“Io vidi in questi occhi mortali in breve tempo schiudersi e splendere e poi sfiorire e l'una dopo l'altra perire tre anime senza pari: le più belle e le più ardenti e le più misere che siano mai apparse nell'estrema discendenza d'una razza imperiosa.”
Dopo aver pubblicato i suoi primi tre romanzi, Gabriele D'Annunzio entra in contatto con l'opera del filosofo e pensatore tedesco Friedrich Nietzsche e con il tema del "Superuomo" a cui l'autore si ispira nel dar vita alla figura di Claudio Cantelmo, protagonista de “Le vergini delle rocce”, pubblicato a puntate sulla rivista Il Convito, tra il 1894 e 1895. Claudio abbandona Roma e si rifugia in campagna in cerca di una donna adatta al suo rango. Qui si imbatte in tre vergini, Massimilla, Anatolia, e Violante, e nella loro decadente bellezza.
Il titolo del romanzo dannunziano si riferisce al celebre dipinto di Leonardo Da Vinci, custodito nel museo parigino del Louvre.