Lo schiavo del manoscritto

Fiction & Literature, Historical, Literary
Cover of the book Lo schiavo del manoscritto by Amitav Ghosh, Neri Pozza
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Amitav Ghosh ISBN: 9788854513587
Publisher: Neri Pozza Publication: June 22, 2016
Imprint: Neri Pozza Language: Italian
Author: Amitav Ghosh
ISBN: 9788854513587
Publisher: Neri Pozza
Publication: June 22, 2016
Imprint: Neri Pozza
Language: Italian

Nellestate del 1148 d.C. Khalaf ibn Ishaq, mercante in Palestina, scrive una lettera allamico ebreo Abraham Ben Yij_, che viveva allora in una città di nome Mangalore, un porto sulla costa sudoccidentale dellIndia. Era una stagione movimentata quella, in Palestina. In aprile era arrivata unarmata tedesca al comando dellanziano re Corrado III di Hohenstaufen, noto agli arabi come Alam_n. Al seguito del re cera il nipote, il giovane e carismatico Federico di Svevia. Subito dopo era giunto a Gerusalemme Luigi VII di Francia con il suo esercito, la moglie, laffascinante Eleonora dAquitania, destinata a essere successivamente regina di Francia e dInghilterra, e un corteo di nobili. Il 24 giugno del 1148 la più massiccia armata di crociati di tutti i tempi si era accampata nei frutteti intorno a Damasco. Scrivendo a Ben Yij_, tuttavia, Khalaf non si dilunga affatto su questi avvenimenti. Parla di alcune merci inviategli da Ben Yij_, un carico di noci dareca, due serrature prodotte in India, due coppe dottone, e annuncia allamico che insieme con la lettera gli manderà alcuni doni: due vasi di zucchero, un vaso di mandorle e due di uvetta. Alla fine della missiva, Khalaf ibn Ishaq nomina quasi di sfuggita uno schiavo indiano di Ben Yij_ al quale raccomanda di porgere «moltissimi ringraziamenti». La lettera è catalogata come manoscritto H.6 alla Biblioteca Nazionale e Universitaria di Gerusalemme. Attraversando i sottili confini che separano il presente dal passato, con in mano soltanto il frammento di questa lettera, Amitav Ghosh si mette alla ricerca dello schiavo indiano che vi è nominato, una figura che gli appare come una chiave per intendere e raccontare una Storia fatta di tante storie, diaspore e guerre, tradizioni e incontri, rotture e sparizioni. Centro della vicenda sono due villaggi egiziani, luoghi di uno straordinario apprendistato linguistico e umano, e punti di partenza per una lunga indagine: per più di dieci anni Ghosh insegue lo sconosciuto, costruendo un meraviglioso romanzo in cui tutto è rigorosamente vero. Ombra consapevole dellantico schiavo, il moderno ricercatore percorre un duplice itinerario: quello nelluniverso medievale, lungo le rotte mercantili che dal Maghreb attraverso lEgitto portano in India; e quello nelluniverso contemporaneo, lungo le rotte aeree che da oriente portano a occidente e da una religione allaltra, da una lingua allaltra. «Amitav Ghosh è un grande narratore, un maestro della lingua». Die Zeit «Ghosh è uno scrittore seducente un maestro, una fonte di infinito piacere per il lettore». The Age «Ghosh è uno degli scrittori della sua generazione dalla prosa più raffinata». Financial Times «Lo schiavo del manoscritto è un viaggio ricco e avvincente». The Times

View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart

Nellestate del 1148 d.C. Khalaf ibn Ishaq, mercante in Palestina, scrive una lettera allamico ebreo Abraham Ben Yij_, che viveva allora in una città di nome Mangalore, un porto sulla costa sudoccidentale dellIndia. Era una stagione movimentata quella, in Palestina. In aprile era arrivata unarmata tedesca al comando dellanziano re Corrado III di Hohenstaufen, noto agli arabi come Alam_n. Al seguito del re cera il nipote, il giovane e carismatico Federico di Svevia. Subito dopo era giunto a Gerusalemme Luigi VII di Francia con il suo esercito, la moglie, laffascinante Eleonora dAquitania, destinata a essere successivamente regina di Francia e dInghilterra, e un corteo di nobili. Il 24 giugno del 1148 la più massiccia armata di crociati di tutti i tempi si era accampata nei frutteti intorno a Damasco. Scrivendo a Ben Yij_, tuttavia, Khalaf non si dilunga affatto su questi avvenimenti. Parla di alcune merci inviategli da Ben Yij_, un carico di noci dareca, due serrature prodotte in India, due coppe dottone, e annuncia allamico che insieme con la lettera gli manderà alcuni doni: due vasi di zucchero, un vaso di mandorle e due di uvetta. Alla fine della missiva, Khalaf ibn Ishaq nomina quasi di sfuggita uno schiavo indiano di Ben Yij_ al quale raccomanda di porgere «moltissimi ringraziamenti». La lettera è catalogata come manoscritto H.6 alla Biblioteca Nazionale e Universitaria di Gerusalemme. Attraversando i sottili confini che separano il presente dal passato, con in mano soltanto il frammento di questa lettera, Amitav Ghosh si mette alla ricerca dello schiavo indiano che vi è nominato, una figura che gli appare come una chiave per intendere e raccontare una Storia fatta di tante storie, diaspore e guerre, tradizioni e incontri, rotture e sparizioni. Centro della vicenda sono due villaggi egiziani, luoghi di uno straordinario apprendistato linguistico e umano, e punti di partenza per una lunga indagine: per più di dieci anni Ghosh insegue lo sconosciuto, costruendo un meraviglioso romanzo in cui tutto è rigorosamente vero. Ombra consapevole dellantico schiavo, il moderno ricercatore percorre un duplice itinerario: quello nelluniverso medievale, lungo le rotte mercantili che dal Maghreb attraverso lEgitto portano in India; e quello nelluniverso contemporaneo, lungo le rotte aeree che da oriente portano a occidente e da una religione allaltra, da una lingua allaltra. «Amitav Ghosh è un grande narratore, un maestro della lingua». Die Zeit «Ghosh è uno scrittore seducente un maestro, una fonte di infinito piacere per il lettore». The Age «Ghosh è uno degli scrittori della sua generazione dalla prosa più raffinata». Financial Times «Lo schiavo del manoscritto è un viaggio ricco e avvincente». The Times

More books from Neri Pozza

Cover of the book Pactum salis by Amitav Ghosh
Cover of the book Una nave per l'inferno by Amitav Ghosh
Cover of the book Il signorino by Amitav Ghosh
Cover of the book La notte dimenticata dagli angeli by Amitav Ghosh
Cover of the book Un figlio by Amitav Ghosh
Cover of the book Tre piani by Amitav Ghosh
Cover of the book Ombre dal fondo by Amitav Ghosh
Cover of the book Ethan Frome by Amitav Ghosh
Cover of the book Dentro soffia il vento by Amitav Ghosh
Cover of the book Tenersi per mano by Amitav Ghosh
Cover of the book I marmocchi di Agnes by Amitav Ghosh
Cover of the book Morte di un ragazzo italiano by Amitav Ghosh
Cover of the book Guglielmo Marconi e l'omicidio di Cora Crippen by Amitav Ghosh
Cover of the book Oltre la montagna by Amitav Ghosh
Cover of the book Invito a cena by Amitav Ghosh
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy