Luoghi e modi del comune per una critica della democrazia verso un futuro consapevole

Nonfiction, Social & Cultural Studies, Political Science, Government, Communism & Socialism
Cover of the book Luoghi e modi del comune per una critica della democrazia verso un futuro consapevole by Giuseppe Laino, Edizioni Clandestine
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Author: Giuseppe Laino ISBN: 9788865961766
Publisher: Edizioni Clandestine Publication: January 11, 2016
Imprint: Language: Italian
Author: Giuseppe Laino
ISBN: 9788865961766
Publisher: Edizioni Clandestine
Publication: January 11, 2016
Imprint:
Language: Italian

QUESTO LIBRO È A LAYOUT FISSO

Alla fine del secondo millennio, centoventi su centonovantadue paesi membri dell’ONU potevano autodefinirsi democratici. La diffusione geografica della democrazia è stata però accompagnata da una perdita di senso che ha finito con il distruggerne totalmente il concetto stesso. Cosicché, in varie parti del globo, si sono compiuti in suo nome orribili misfatti. Occorre dunque, una volta per tutte, intraprendere una sana e robusta critica della democrazia.

Ribellarsi all’evidente disuguaglianza in cui versa la società moderna, alle ingiustizie, alla fame, alle innumerevoli guerre. Tutto ciò non è forse sufficiente ad infiammare le coscienze? Eppure lo sfruttamento a cui è soggetto il lavoro e l’alienazione dell’individuo non hanno ancora prodotto un moto di rivolta, capace di mettere a ferro e fuoco l’intero mondo attuale. Nell’indifferenza generale lasciamo che ogni decisione importante sia presa da un monopolio di ristrette tecnocrazie, che hanno come obiettivo unicamente il profitto.

É ora, ribadisce Giuseppe Laino in questo saggio critico e lapidario, di riprenderci quel che ci appartiene: il nostro futuro, la nostra vita. Ma in modo consapevole. Nessuno dovrà più arrogarsi il diritto di interpretare la volontà generale. Né di formulare programmi sulla base di supposti bisogni.

Il mondo nuovo e possibile deve essere realizzato da ognuno di noi, nei propri atti quotidiani e minimi. Giacché, di fronte a noi, si prospetta un mondo ricco di regole democratiche, solidali e condivise oppure una barbarie in cui ognuno è lupo nei confronti dell’altro.

Giuseppe Laino, eletto nelle liste del partito Comunista come Indipendente di Sinistra, ha sempre vissuto attivamente la politica locale e ha presieduto per quattro anni il Comitato Politico Provinciale di Varese.

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QUESTO LIBRO È A LAYOUT FISSO

Alla fine del secondo millennio, centoventi su centonovantadue paesi membri dell’ONU potevano autodefinirsi democratici. La diffusione geografica della democrazia è stata però accompagnata da una perdita di senso che ha finito con il distruggerne totalmente il concetto stesso. Cosicché, in varie parti del globo, si sono compiuti in suo nome orribili misfatti. Occorre dunque, una volta per tutte, intraprendere una sana e robusta critica della democrazia.

Ribellarsi all’evidente disuguaglianza in cui versa la società moderna, alle ingiustizie, alla fame, alle innumerevoli guerre. Tutto ciò non è forse sufficiente ad infiammare le coscienze? Eppure lo sfruttamento a cui è soggetto il lavoro e l’alienazione dell’individuo non hanno ancora prodotto un moto di rivolta, capace di mettere a ferro e fuoco l’intero mondo attuale. Nell’indifferenza generale lasciamo che ogni decisione importante sia presa da un monopolio di ristrette tecnocrazie, che hanno come obiettivo unicamente il profitto.

É ora, ribadisce Giuseppe Laino in questo saggio critico e lapidario, di riprenderci quel che ci appartiene: il nostro futuro, la nostra vita. Ma in modo consapevole. Nessuno dovrà più arrogarsi il diritto di interpretare la volontà generale. Né di formulare programmi sulla base di supposti bisogni.

Il mondo nuovo e possibile deve essere realizzato da ognuno di noi, nei propri atti quotidiani e minimi. Giacché, di fronte a noi, si prospetta un mondo ricco di regole democratiche, solidali e condivise oppure una barbarie in cui ognuno è lupo nei confronti dell’altro.

Giuseppe Laino, eletto nelle liste del partito Comunista come Indipendente di Sinistra, ha sempre vissuto attivamente la politica locale e ha presieduto per quattro anni il Comitato Politico Provinciale di Varese.

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