Author: | Gabrielle Queen | ISBN: | 9788828322443 |
Publisher: | Streetlib | Publication: | May 11, 2018 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Gabrielle Queen |
ISBN: | 9788828322443 |
Publisher: | Streetlib |
Publication: | May 11, 2018 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Se sei giovane, sensuale ed hai il ballo nel sangue una serata in discoteca può cambiarti la vita.
Cristina studia Lettere e Filosofia ma ama anche altre cose. Durante una scatenata serata in discoteca incontra un ragazzo un po' strano, non bello, che non sembra appartenere a quell'ambiente e cerca solo di sedurla.
Lei riesce a scappare, non prima di provare per Manuel un'attrazione fisica che si può spiegare solo con la stanchezza e con l'alcol.
Dopo alcuni giorni scopre che il destino aveva in serbo una sorpresa: il professore di uno dei corsi che decide di frequentare è proprio il "ragazzo" della discoteca, che appare in una luce diversa: solare, spiritoso e… con una certa propensione per le sue gambe.
Cristina cerca in ogni modo di nascondersi evitandolo il più possibile, ma c'è un piccolo grande problema: ha promesso alla nonna materna ricoverata all'ospedale che si sarebbe laureata tra poco, con il massimo dei voti. E per riuscirci ha un'unica chance: accettare l'offerta del professore di preparare la tesi con lui. Gran parte del materiale bibliografico da consultare si trova a casa di Manuel, dove si svolgerà la preparazione della tesi.
Riusciranno i due a concentrarsi esclusivamente sullo studio?
"-Dammi la tua lingua – sussurrò con quello sguardo ipnotico, simile ad una fiamma scura.
Ed io giuro non capirò mai perché, forse ero un po’ brilla stanca ed incuriosita- ubbidii ancora. Lui mi attirò verso sé facendomi di nuovo sentire quanto era duro.
Mi venne un brivido.
Iniziavo a volerlo.
-Cosa... hai intenzione di fare? sussurrai tra i baci ardenti che mi coprivano viso e capelli. Quella sera sono stata baciata più che in tutta la mia vita.
- Non è ovvio? ne hai bisogno - ti ho osservata tanto, hai un pazzesco bisogno di fare l’amore.
(Eh eh, senti chi parla!)
(Intanto le sue labbra non mi mollavano).
-Non… non puoi sapere di cosa ho bisogno, non mi conosci nemmeno!
-Invece è fin troppo chiaro, hai bisogno di un uomo che ti prenda in braccio e ti faccia sentire donna, chissà da quando non succede… Quello che stava con te dev’essere molto sfortunato! Io se fossi al suo posto dormirei ogni notte sul marciapiede davanti alla tua casa cantando canzoncine disgustosamente romantiche, finché non mi prenderesti… in tutti i sensi – rise sulle mie labbra.
-Perfect!- esclamai con occhi brillanti. - Canteresti "Perfect" di Ed Sheeran per me?
-Ehmm...certo!
(mi resi conto che non conosceva la canzone alla quale mi stavo riferendo ma forse una dosi di buona volontà c'era - il che mi stava dando delle idee).
-Tu sei pazzo... se vuoi proprio sapere, anche io ce l’ho il ragazzo!mentii.
-Fino a cinque minuti fa eri vergine. Vieni!
-Si può avere entrambe le cose - borbottai.
Mi trascinò in un angolo più remoto della sala, dove c'era un bel divano in pelle bianca. Ormai dovevano essere quasi le quattro del mattino, la gente iniziava a diradarsi.
-E tu, che lavoro fai?sembri un incrocio tra romanziere di SF ed uno che spolvera libri in un antiquariato (Forse –sottolineo la parola forse - nelle mani giuste potresti anche diventare un bravo ragazzo.)
-Sono professore universitario...
Chissà se era vero.
Ma non feci in tempo a chiedergli cosa stava insegnando, mi prese in braccio sul divano bianco. Per poco non scivolai sul pavimento fosforescente, fui obbligata di appoggiarmi a lui per non cadere."
Se sei giovane, sensuale ed hai il ballo nel sangue una serata in discoteca può cambiarti la vita.
Cristina studia Lettere e Filosofia ma ama anche altre cose. Durante una scatenata serata in discoteca incontra un ragazzo un po' strano, non bello, che non sembra appartenere a quell'ambiente e cerca solo di sedurla.
Lei riesce a scappare, non prima di provare per Manuel un'attrazione fisica che si può spiegare solo con la stanchezza e con l'alcol.
Dopo alcuni giorni scopre che il destino aveva in serbo una sorpresa: il professore di uno dei corsi che decide di frequentare è proprio il "ragazzo" della discoteca, che appare in una luce diversa: solare, spiritoso e… con una certa propensione per le sue gambe.
Cristina cerca in ogni modo di nascondersi evitandolo il più possibile, ma c'è un piccolo grande problema: ha promesso alla nonna materna ricoverata all'ospedale che si sarebbe laureata tra poco, con il massimo dei voti. E per riuscirci ha un'unica chance: accettare l'offerta del professore di preparare la tesi con lui. Gran parte del materiale bibliografico da consultare si trova a casa di Manuel, dove si svolgerà la preparazione della tesi.
Riusciranno i due a concentrarsi esclusivamente sullo studio?
"-Dammi la tua lingua – sussurrò con quello sguardo ipnotico, simile ad una fiamma scura.
Ed io giuro non capirò mai perché, forse ero un po’ brilla stanca ed incuriosita- ubbidii ancora. Lui mi attirò verso sé facendomi di nuovo sentire quanto era duro.
Mi venne un brivido.
Iniziavo a volerlo.
-Cosa... hai intenzione di fare? sussurrai tra i baci ardenti che mi coprivano viso e capelli. Quella sera sono stata baciata più che in tutta la mia vita.
- Non è ovvio? ne hai bisogno - ti ho osservata tanto, hai un pazzesco bisogno di fare l’amore.
(Eh eh, senti chi parla!)
(Intanto le sue labbra non mi mollavano).
-Non… non puoi sapere di cosa ho bisogno, non mi conosci nemmeno!
-Invece è fin troppo chiaro, hai bisogno di un uomo che ti prenda in braccio e ti faccia sentire donna, chissà da quando non succede… Quello che stava con te dev’essere molto sfortunato! Io se fossi al suo posto dormirei ogni notte sul marciapiede davanti alla tua casa cantando canzoncine disgustosamente romantiche, finché non mi prenderesti… in tutti i sensi – rise sulle mie labbra.
-Perfect!- esclamai con occhi brillanti. - Canteresti "Perfect" di Ed Sheeran per me?
-Ehmm...certo!
(mi resi conto che non conosceva la canzone alla quale mi stavo riferendo ma forse una dosi di buona volontà c'era - il che mi stava dando delle idee).
-Tu sei pazzo... se vuoi proprio sapere, anche io ce l’ho il ragazzo!mentii.
-Fino a cinque minuti fa eri vergine. Vieni!
-Si può avere entrambe le cose - borbottai.
Mi trascinò in un angolo più remoto della sala, dove c'era un bel divano in pelle bianca. Ormai dovevano essere quasi le quattro del mattino, la gente iniziava a diradarsi.
-E tu, che lavoro fai?sembri un incrocio tra romanziere di SF ed uno che spolvera libri in un antiquariato (Forse –sottolineo la parola forse - nelle mani giuste potresti anche diventare un bravo ragazzo.)
-Sono professore universitario...
Chissà se era vero.
Ma non feci in tempo a chiedergli cosa stava insegnando, mi prese in braccio sul divano bianco. Per poco non scivolai sul pavimento fosforescente, fui obbligata di appoggiarmi a lui per non cadere."