Dalla sua edificazione, nel 1939, Mirafiori è la più grande fabbrica italiana, quella che, più di ogni altra, ha scandito i ritmi e il clima sociale dello sviluppo industriale italiano. L'ampiezza delle sue dimensioni ne ha fatto, ieri e oggi, una città nella città, un'isola nel sistema urbano di Torino. Motore della modernizzazione industriale del paese, Mirafiori è anche l'arena in cui il movimento operaio e le forze sindacali hanno giocato le loro partite più decisive. In questo libro si ripercorrono i sei decenni della storia di Mirafiori: dall'inaugurazione da parte di Mussolini al periodo del miracolo economico, dall'esplosione dell'"autunno caldo" alla stagione del terrorismo di fabbrica. Ma si rintracciano anche gli stereotipi che, a partire dall'esperienza di Mirafiori, hanno alimentato, nella letteratura come nel cinema, l'immaginario italiano sulla fabbrica, con i suoi furori politici ed empiti ideologici, ma anche con la sua indubbia fascinazione.
Dalla sua edificazione, nel 1939, Mirafiori è la più grande fabbrica italiana, quella che, più di ogni altra, ha scandito i ritmi e il clima sociale dello sviluppo industriale italiano. L'ampiezza delle sue dimensioni ne ha fatto, ieri e oggi, una città nella città, un'isola nel sistema urbano di Torino. Motore della modernizzazione industriale del paese, Mirafiori è anche l'arena in cui il movimento operaio e le forze sindacali hanno giocato le loro partite più decisive. In questo libro si ripercorrono i sei decenni della storia di Mirafiori: dall'inaugurazione da parte di Mussolini al periodo del miracolo economico, dall'esplosione dell'"autunno caldo" alla stagione del terrorismo di fabbrica. Ma si rintracciano anche gli stereotipi che, a partire dall'esperienza di Mirafiori, hanno alimentato, nella letteratura come nel cinema, l'immaginario italiano sulla fabbrica, con i suoi furori politici ed empiti ideologici, ma anche con la sua indubbia fascinazione.