Author: | Ugo M. Olivieri, Harald Weinrich | ISBN: | 9788866471721 |
Publisher: | Diogene Edizioni | Publication: | October 15, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Ugo M. Olivieri, Harald Weinrich |
ISBN: | 9788866471721 |
Publisher: | Diogene Edizioni |
Publication: | October 15, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Due essenzialmente sono le immagini che ricorrono nei testi e negli autori presi in esame per raffigurare la memoria, quella della tavoletta di cera su cui s’imprimono i caratteri grafici e le esperienze da ricordare, quella del magazzino come luogo ove si accumulano le conoscenze e i concetti. In tale metafora è implicito anche il carattere spaziale delle tecniche mnemotecniche della tradizione retorica che si servivano, per poter fissare i concetti nella memoria, di un’operazione spaziale, collocando le nozioni in luoghi reali o fittizi, ripercorrendo i quali ci si può ricordare la nozione che vi è collegata.
Oltre che spaziale ogni metafora della memoria è anche temporale e come tutti i dati temporali è ancorata nelle nostre percezioni. Non vi è per noi tempo se non quello percepito da quella sensibile clessidra che sono i nostri sensi e il nostro corpo. Il senso della memoria è anche il modo con cui la memoria s’inscrive nei nostri sensi, è anche il modo in cui ogni tempo storico si raffigura la memoria culturale di una nazione o di un periodo.
È quest’idea della memoria come recupero delle tracce, del rimosso, che, contigua con la psicoanalisi, la teoria letteraria insegue in vario modo nei testi della modernità.
Due essenzialmente sono le immagini che ricorrono nei testi e negli autori presi in esame per raffigurare la memoria, quella della tavoletta di cera su cui s’imprimono i caratteri grafici e le esperienze da ricordare, quella del magazzino come luogo ove si accumulano le conoscenze e i concetti. In tale metafora è implicito anche il carattere spaziale delle tecniche mnemotecniche della tradizione retorica che si servivano, per poter fissare i concetti nella memoria, di un’operazione spaziale, collocando le nozioni in luoghi reali o fittizi, ripercorrendo i quali ci si può ricordare la nozione che vi è collegata.
Oltre che spaziale ogni metafora della memoria è anche temporale e come tutti i dati temporali è ancorata nelle nostre percezioni. Non vi è per noi tempo se non quello percepito da quella sensibile clessidra che sono i nostri sensi e il nostro corpo. Il senso della memoria è anche il modo con cui la memoria s’inscrive nei nostri sensi, è anche il modo in cui ogni tempo storico si raffigura la memoria culturale di una nazione o di un periodo.
È quest’idea della memoria come recupero delle tracce, del rimosso, che, contigua con la psicoanalisi, la teoria letteraria insegue in vario modo nei testi della modernità.