Author: | AA. VV. | ISBN: | 9788863362909 |
Publisher: | Il prato publishing house | Publication: | April 29, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | AA. VV. |
ISBN: | 9788863362909 |
Publisher: | Il prato publishing house |
Publication: | April 29, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
I termini nanoscienze e nanotecnologie si riferiscono a tutte quelle discipline scientifiche, ingegneristiche e tecnologiche che si occupano dello studio e delle applicazioni di materiali su scala estremamente piccola, aventi dimensioni comprese tra 1 e 100 nanometri.
Anche nel settore della scienza della conservazione dei beni culturali, l’impiego di soluzioni nanotecnologiche si è, in maniera sempre maggiore, andato ad affermare negli ultimi venti anni, determinando un significativo ampliamento della gamma di soluzioni a disposizione dei restauratori che possono disporre di strumenti semplici ed affidabili nati nell’ambito della scienza dei colloidi e dei materiali. Ad esempio, silici colloidali, nanoparticelle inorganiche e alcossisilani sono stati proposti per la conservazione di opere lapidee e lignee. In questo ambito, il contributo del Consorzio per lo Sviluppo dei Sistemi a Grande Interfase (CSGI) e Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze è stato senza dubbio pioneristico: come si potrà leggere nel libro, nanoparticelle alcaline, microemulsioni e soluzioni micellari, e gel, possono offrire una risposta a particolari problemi conservativi difficilmente affrontabili con i tradizionali metodi di restauro.
I termini nanoscienze e nanotecnologie si riferiscono a tutte quelle discipline scientifiche, ingegneristiche e tecnologiche che si occupano dello studio e delle applicazioni di materiali su scala estremamente piccola, aventi dimensioni comprese tra 1 e 100 nanometri.
Anche nel settore della scienza della conservazione dei beni culturali, l’impiego di soluzioni nanotecnologiche si è, in maniera sempre maggiore, andato ad affermare negli ultimi venti anni, determinando un significativo ampliamento della gamma di soluzioni a disposizione dei restauratori che possono disporre di strumenti semplici ed affidabili nati nell’ambito della scienza dei colloidi e dei materiali. Ad esempio, silici colloidali, nanoparticelle inorganiche e alcossisilani sono stati proposti per la conservazione di opere lapidee e lignee. In questo ambito, il contributo del Consorzio per lo Sviluppo dei Sistemi a Grande Interfase (CSGI) e Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze è stato senza dubbio pioneristico: come si potrà leggere nel libro, nanoparticelle alcaline, microemulsioni e soluzioni micellari, e gel, possono offrire una risposta a particolari problemi conservativi difficilmente affrontabili con i tradizionali metodi di restauro.