Author: | Riccardo Affinati | ISBN: | 9788893270496 |
Publisher: | Soldiershop | Publication: | March 17, 2016 |
Imprint: | SPS-030 | Language: | Italian |
Author: | Riccardo Affinati |
ISBN: | 9788893270496 |
Publisher: | Soldiershop |
Publication: | March 17, 2016 |
Imprint: | SPS-030 |
Language: | Italian |
Non esiste certezza sulle origini della cultura militare degli etruschi, o meglio, ancora oggi non si riesce a comprendere da chi avessero ereditato le loro tecniche militari. Ogni loro aspetto è controverso e fonte di nuove discussioni e ipotesi; gli etruschi rappresentano in qualche modo un mistero e nel campo militare molti sono i punti oscuri. Per lunghi anni, gli studiosi hanno fatto prevalere l’idea che fossero i romani a occupare un ruolo d’importanza assoluta nella storia militare degli etruschi, probabilmente è vero il contrario. Le capacità belliche e marinare degli etruschi sono passate inosservate, insieme a tutta una serie di enigmi che, solo oggi, iniziano a essere più chiari. “Non v’è popolo europeo che sia stato maltrattato quanto gli etruschi; non c’è popolo, la cui identità sia stata così sistematicamente distrutta. Quasi come se la posterità si sia ripromessa di spegnere ogni traccia del ricordo di una nazione che un tempo scrisse, con la sua azione pionieristica, il primo grande capitolo della storia dell’occidente”, Werner Keller (1909-1980).
Non esiste certezza sulle origini della cultura militare degli etruschi, o meglio, ancora oggi non si riesce a comprendere da chi avessero ereditato le loro tecniche militari. Ogni loro aspetto è controverso e fonte di nuove discussioni e ipotesi; gli etruschi rappresentano in qualche modo un mistero e nel campo militare molti sono i punti oscuri. Per lunghi anni, gli studiosi hanno fatto prevalere l’idea che fossero i romani a occupare un ruolo d’importanza assoluta nella storia militare degli etruschi, probabilmente è vero il contrario. Le capacità belliche e marinare degli etruschi sono passate inosservate, insieme a tutta una serie di enigmi che, solo oggi, iniziano a essere più chiari. “Non v’è popolo europeo che sia stato maltrattato quanto gli etruschi; non c’è popolo, la cui identità sia stata così sistematicamente distrutta. Quasi come se la posterità si sia ripromessa di spegnere ogni traccia del ricordo di una nazione che un tempo scrisse, con la sua azione pionieristica, il primo grande capitolo della storia dell’occidente”, Werner Keller (1909-1980).