Author: | Claudio Limardi | ISBN: | 1230001279719 |
Publisher: | Claudio Limardi | Publication: | July 19, 2016 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Claudio Limardi |
ISBN: | 1230001279719 |
Publisher: | Claudio Limardi |
Publication: | July 19, 2016 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Da una sconfinata voglia di tornare a raccontare la New York dei canestri, a modo mio quindi con l'incontenibile desiderio di scoprire cosa ci fosse prima, la storia, le sensazioni, gli aneddoti, le leggende, questa seconda versione di Basketball Stories: New York 2.0.
La seconda versione significa che ero insoddisfatto della prima? No, so che tanti appassionati l’hanno apprezzata ma rileggendola ho sentito che aveva bisogno di un aggiornamento e l’aggiornamento di una rivisitazione. Mi sono divertito in questo “remake” come nella versione originale. E ho avuto la possibilità oltre che di aggiornare (ad esempio la saga dei Marbury, non solo dei New York Knicks) ma anche di completare. Parlando di più di Kareem Abdul-Jabbar e aggiungendo storie che avrebbero dovuto avere più spazio fin dall’inizio come quelle di Chris Mullin e Nate Archibald, di Connie Hawkins e Roger Brown, di Bernard King, fino ad arrivare a Lamar Odom e Lance Stephenson. Fino ai Brooklyn Nets.
Da una sconfinata voglia di tornare a raccontare la New York dei canestri, a modo mio quindi con l'incontenibile desiderio di scoprire cosa ci fosse prima, la storia, le sensazioni, gli aneddoti, le leggende, questa seconda versione di Basketball Stories: New York 2.0.
La seconda versione significa che ero insoddisfatto della prima? No, so che tanti appassionati l’hanno apprezzata ma rileggendola ho sentito che aveva bisogno di un aggiornamento e l’aggiornamento di una rivisitazione. Mi sono divertito in questo “remake” come nella versione originale. E ho avuto la possibilità oltre che di aggiornare (ad esempio la saga dei Marbury, non solo dei New York Knicks) ma anche di completare. Parlando di più di Kareem Abdul-Jabbar e aggiungendo storie che avrebbero dovuto avere più spazio fin dall’inizio come quelle di Chris Mullin e Nate Archibald, di Connie Hawkins e Roger Brown, di Bernard King, fino ad arrivare a Lamar Odom e Lance Stephenson. Fino ai Brooklyn Nets.