Ninnoli

Nonfiction, Religion & Spirituality, New Age, History, Fiction & Literature
Cover of the book Ninnoli by Gerolamo Rovetta, Library of Alexandria
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Author: Gerolamo Rovetta ISBN: 9781465575524
Publisher: Library of Alexandria Publication: March 8, 2015
Imprint: Language: Italian
Author: Gerolamo Rovetta
ISBN: 9781465575524
Publisher: Library of Alexandria
Publication: March 8, 2015
Imprint:
Language: Italian
Se Domenico Ghegola non fu un eroe, la colpa certo non è stata sua, ma del coraggio che sempre gli venne meno in tutte le circostanze della vita. Vi è, non è vero? un certo coraggio sui generis, così detto della paura, il quale, alle volte, spinge anche i timidi a compiere prodigi di valore…. Ebbene, lo credereste?… Domenico Ghegola non ebbe mai neppure il coraggio della paura. Tuttavia, però, non bisogna credere che, di tanto in tanto, non se la sentisse anche Menico, così tra carne e pelle, la fregola di essere o almeno di parere un ammazzasette; ed anzi, si può dire di più, che, per diventare un eroe, o soltanto un di quei buli capaci di tener la gente in soggezione, egli avrebbe fatto di tutto; tranne, s'intende, di mettere in pericolo una goccia del suo sangue, o un'ora della sua vita. Egli non discorreva che di scherma, di duelli, di fucili e di cannoni. Passava l'intera giornata in sala d'armi; e nel cortile di casa s'era fatto costruire un bersaglio per divertirsi nel dopo pranzo. Le sue stanze erano tappezzate di sciabole, di spade, di pugnali e di stocchi di ogni forma e di ogni tempo, dalle scimitarre ricurve alla turca, agli spadini flessibili delle Eccellenze veneziane. I quadri ricordavano qualche battaglia fra le più sanguinose della storia; nella sua camera, inchiodato forte sul muro, accanto al letto, teneva un guancialino di pelle, sul quale, per esercitarsi il pugno, tirava lesto lesto varii colpi di fioretto ogni mattina appena alzato, e ogni sera prima di coricarsi. I ferma-porte rappresentavano degli zuavi col muso nero come il carbone, delle armature antiche e dei cannoni…. di legno. La sua biblioteca conteneva i migliori trattati di scherma e i codici più autorevoli della cavalleria; gli unici versi ch'egli sapesse a memoria eran quelli del Tasso, quando descrive il duello di Tancredi con Argante.
View on Amazon View on AbeBooks View on Kobo View on B.Depository View on eBay View on Walmart
Se Domenico Ghegola non fu un eroe, la colpa certo non è stata sua, ma del coraggio che sempre gli venne meno in tutte le circostanze della vita. Vi è, non è vero? un certo coraggio sui generis, così detto della paura, il quale, alle volte, spinge anche i timidi a compiere prodigi di valore…. Ebbene, lo credereste?… Domenico Ghegola non ebbe mai neppure il coraggio della paura. Tuttavia, però, non bisogna credere che, di tanto in tanto, non se la sentisse anche Menico, così tra carne e pelle, la fregola di essere o almeno di parere un ammazzasette; ed anzi, si può dire di più, che, per diventare un eroe, o soltanto un di quei buli capaci di tener la gente in soggezione, egli avrebbe fatto di tutto; tranne, s'intende, di mettere in pericolo una goccia del suo sangue, o un'ora della sua vita. Egli non discorreva che di scherma, di duelli, di fucili e di cannoni. Passava l'intera giornata in sala d'armi; e nel cortile di casa s'era fatto costruire un bersaglio per divertirsi nel dopo pranzo. Le sue stanze erano tappezzate di sciabole, di spade, di pugnali e di stocchi di ogni forma e di ogni tempo, dalle scimitarre ricurve alla turca, agli spadini flessibili delle Eccellenze veneziane. I quadri ricordavano qualche battaglia fra le più sanguinose della storia; nella sua camera, inchiodato forte sul muro, accanto al letto, teneva un guancialino di pelle, sul quale, per esercitarsi il pugno, tirava lesto lesto varii colpi di fioretto ogni mattina appena alzato, e ogni sera prima di coricarsi. I ferma-porte rappresentavano degli zuavi col muso nero come il carbone, delle armature antiche e dei cannoni…. di legno. La sua biblioteca conteneva i migliori trattati di scherma e i codici più autorevoli della cavalleria; gli unici versi ch'egli sapesse a memoria eran quelli del Tasso, quando descrive il duello di Tancredi con Argante.

More books from Library of Alexandria

Cover of the book David Blaize and the Blue Door by Gerolamo Rovetta
Cover of the book The Passion of St. Symphorosa and Her Seven Sons by Gerolamo Rovetta
Cover of the book The Story of Antony Grace by Gerolamo Rovetta
Cover of the book A View of the Constitution (Complete) by Gerolamo Rovetta
Cover of the book The Rise of the Russian Empire by Gerolamo Rovetta
Cover of the book Fruits of the Hawaiian Islands by Gerolamo Rovetta
Cover of the book The Meeting-Place of Geology and History by Gerolamo Rovetta
Cover of the book In the Open by Gerolamo Rovetta
Cover of the book Beyond the Old Frontier: Adventures of Indian-Fighters, Hunters, and Fur-Traders by Gerolamo Rovetta
Cover of the book Forty Modern Fables by Gerolamo Rovetta
Cover of the book The Manor House: The Hand in the Dark and Other Poems by Gerolamo Rovetta
Cover of the book The Black Tor: A Tale of the Reign of James the First by Gerolamo Rovetta
Cover of the book Letters on Astronomy in which the Elements of the Science are Familiarly Explained in Connection with Biographical Sketches of the Most Eminent Astronomers by Gerolamo Rovetta
Cover of the book Campmates: A Story of the Plains by Gerolamo Rovetta
Cover of the book Saint Chrysostom: Homilies on Galatians, Ephesians, Philippians, Colossians, Thessalonians, Timothy, Titus, and Philemon by Gerolamo Rovetta
We use our own "cookies" and third party cookies to improve services and to see statistical information. By using this website, you agree to our Privacy Policy