Author: | Andrea Fama | ISBN: | 9788863691986 |
Publisher: | Andrea Fama | Publication: | September 16, 2011 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Andrea Fama |
ISBN: | 9788863691986 |
Publisher: | Andrea Fama |
Publication: | September 16, 2011 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Attraverso il racconto dell’evoluzione del data journalism (dalle nuove opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico alla spinta civica della cultura Open Data), l’e-book ne percorre le possibili applicazioni, raccogliendone le principali esperienze a livello internazionale e contestualizzandole alla realtà italiana. E passando per il “più roboante e ingombrante esempio di data journalism finora dato in pasto al pubblico”: Wikileaks.
Il giornalismo dei dati è reso possibile dall’evoluzione tecnologica che ha determinato la digitalizzazione dei fatti del mondo e ha massificato l’uso di strumenti di condivisione e conoscenza, ma nasce da qualcosa di più atavico di uno spreadshit o uno scraperwiki: la coscienza civica e la necessità di trasparenza di giornalisti, attivisti, amministratori e singoli cittadini, che trovano rappresentanza tra le fila sciolte della cultura dell’Open Data.
Ecco perché il data journalism è un innesto affascinante di tecnica e anima, il cui potenziale è immenso poiché poggia su sterminati campi di applicazione e sull’immemore spinta a conoscere e a raccontare che caratterizza l’uomo e, naturalmente, anche il giornalista.
Attraverso il racconto dell’evoluzione del data journalism (dalle nuove opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico alla spinta civica della cultura Open Data), l’e-book ne percorre le possibili applicazioni, raccogliendone le principali esperienze a livello internazionale e contestualizzandole alla realtà italiana. E passando per il “più roboante e ingombrante esempio di data journalism finora dato in pasto al pubblico”: Wikileaks.
Il giornalismo dei dati è reso possibile dall’evoluzione tecnologica che ha determinato la digitalizzazione dei fatti del mondo e ha massificato l’uso di strumenti di condivisione e conoscenza, ma nasce da qualcosa di più atavico di uno spreadshit o uno scraperwiki: la coscienza civica e la necessità di trasparenza di giornalisti, attivisti, amministratori e singoli cittadini, che trovano rappresentanza tra le fila sciolte della cultura dell’Open Data.
Ecco perché il data journalism è un innesto affascinante di tecnica e anima, il cui potenziale è immenso poiché poggia su sterminati campi di applicazione e sull’immemore spinta a conoscere e a raccontare che caratterizza l’uomo e, naturalmente, anche il giornalista.