Author: | Maria Grazia Anglano | ISBN: | 9788859143291 |
Publisher: | Aletti Editore | Publication: | September 7, 2017 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Maria Grazia Anglano |
ISBN: | 9788859143291 |
Publisher: | Aletti Editore |
Publication: | September 7, 2017 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
Una parola legata sì al – senso – ma nel suo germinare infinito e mutevole; Maria Grazia Anglano la indaga nei diversi ambiti: da quello di uno sguardo gettato sul mondo, a quello più introspettivo, ad altri di forte impegno civile. Per salvare questo mondo ormai lanciato verso l’apocalisse, la nostra poetessa prova a vestirlo con questo amore bianco di pace, ma nemmeno questo impetuoso amore lancinante di sentimenti, riesce a proiettare negli spazi dell’oblio la consapevolezza che il maschio è germe infetto e fecondo d’infinite galassie. In questa tempesta di sentimenti dove i versi aulici servono soprattutto a far riprendere fiato al lettore, non è strano che l’ode ch’è entrata in ogni briciola della mia sensibilità è stata “Ipazia”, l’eroina che ho cantato in un romanzo storico. Maria Grazia Anglano con pochi versi rende giustizia a questa donna – forse la più grande della storia umana – tesa a disvelare la verità insita nell’intima materia del creato. Maria Grazia Anglano nasce il 6 agosto del 1967 a Nardò (Le). Dal 1990 è partecipe al dibattito artistico: con collettive e personali. Ha curato e presentato varie mostre artistiche, con recensioni critiche su catalogo. Dal 2009 è redattrice in alcuni giornali on line ed è presente in alcune antologie italiane di poesia.
Una parola legata sì al – senso – ma nel suo germinare infinito e mutevole; Maria Grazia Anglano la indaga nei diversi ambiti: da quello di uno sguardo gettato sul mondo, a quello più introspettivo, ad altri di forte impegno civile. Per salvare questo mondo ormai lanciato verso l’apocalisse, la nostra poetessa prova a vestirlo con questo amore bianco di pace, ma nemmeno questo impetuoso amore lancinante di sentimenti, riesce a proiettare negli spazi dell’oblio la consapevolezza che il maschio è germe infetto e fecondo d’infinite galassie. In questa tempesta di sentimenti dove i versi aulici servono soprattutto a far riprendere fiato al lettore, non è strano che l’ode ch’è entrata in ogni briciola della mia sensibilità è stata “Ipazia”, l’eroina che ho cantato in un romanzo storico. Maria Grazia Anglano con pochi versi rende giustizia a questa donna – forse la più grande della storia umana – tesa a disvelare la verità insita nell’intima materia del creato. Maria Grazia Anglano nasce il 6 agosto del 1967 a Nardò (Le). Dal 1990 è partecipe al dibattito artistico: con collettive e personali. Ha curato e presentato varie mostre artistiche, con recensioni critiche su catalogo. Dal 2009 è redattrice in alcuni giornali on line ed è presente in alcune antologie italiane di poesia.