Author: | Franco Rella | ISBN: | 9788876253355 |
Publisher: | Fazi Editore | Publication: | September 18, 2013 |
Imprint: | Fazi Editore | Language: | Italian |
Author: | Franco Rella |
ISBN: | 9788876253355 |
Publisher: | Fazi Editore |
Publication: | September 18, 2013 |
Imprint: | Fazi Editore |
Language: | Italian |
In questo suo nuovo lavoro Franco Rella sostiene che la filosofia sia segnata nella sua essenza da una millenaria "battaglia per la verità" combattuta contro i sostenitori del pensiero per immagini. L'autore ripercorre questa battaglia nelle sue tappe decisive sino all'oggi, ovvero sino alla ricerca delle rappresentazioni più significative del postmoderno e del "postumano". L'uomo si racconta e racconta il mondo. Attraverso le figure della sua narrazione conosce e comunica il suo sapere che è molteplice come molteplici sono i suoi atti e le sue passioni. Contro questo sapere si è mossa la filosofia. Platone ha combattuto una vera e propria battaglia contro il sapere per immagini, contro il "pensare per figure", sostenendo che una sola è la verità e uno solo è il linguaggio - quello verbale, razionale e astratto della filosofia - che può avere accesso ad essa. L'immaginazione, la poesia, l'arte possono darci soltanto opinioni ingannevoli, o tutt'al più una conoscenza di secondo grado. Ma è di fronte alla complessità del soggetto e del mondo nella modernità che questa battaglia si riaccende. È all'interno dell'ambito scientifico che Freud dichiara che per parlare della complessità del soggetto è necessario ricorrere a una "lingua di figure". Proust, negli stessi anni, rivendica alla verità raggiunta attraverso le figure della narrazione uno statuto di verità simile a quello raggiunto in ambito più ristretto dalle tecniche e dalle strategie scientifiche. Il libro ripercorre le tappe decisive di questa battaglia proponendo, attraverso l'analisi dei testi di Kafka, alcune delle immagini più laceranti del moderno, immagini che illuminano il mondo e la nostra realtà come nessun altro sapere ha saputo e potuto fare. Ma Pensare per figure va oltre, confrontandosi anche con quella che è stata definita l'età del postmoderno, o addirittura del postumano, per individuare quali siano le immagini che possano confrontarci con noi stessi e con il mondo in un'epoca di grandi transizioni e di sconvolgimenti individuali e collettivi.
In questo suo nuovo lavoro Franco Rella sostiene che la filosofia sia segnata nella sua essenza da una millenaria "battaglia per la verità" combattuta contro i sostenitori del pensiero per immagini. L'autore ripercorre questa battaglia nelle sue tappe decisive sino all'oggi, ovvero sino alla ricerca delle rappresentazioni più significative del postmoderno e del "postumano". L'uomo si racconta e racconta il mondo. Attraverso le figure della sua narrazione conosce e comunica il suo sapere che è molteplice come molteplici sono i suoi atti e le sue passioni. Contro questo sapere si è mossa la filosofia. Platone ha combattuto una vera e propria battaglia contro il sapere per immagini, contro il "pensare per figure", sostenendo che una sola è la verità e uno solo è il linguaggio - quello verbale, razionale e astratto della filosofia - che può avere accesso ad essa. L'immaginazione, la poesia, l'arte possono darci soltanto opinioni ingannevoli, o tutt'al più una conoscenza di secondo grado. Ma è di fronte alla complessità del soggetto e del mondo nella modernità che questa battaglia si riaccende. È all'interno dell'ambito scientifico che Freud dichiara che per parlare della complessità del soggetto è necessario ricorrere a una "lingua di figure". Proust, negli stessi anni, rivendica alla verità raggiunta attraverso le figure della narrazione uno statuto di verità simile a quello raggiunto in ambito più ristretto dalle tecniche e dalle strategie scientifiche. Il libro ripercorre le tappe decisive di questa battaglia proponendo, attraverso l'analisi dei testi di Kafka, alcune delle immagini più laceranti del moderno, immagini che illuminano il mondo e la nostra realtà come nessun altro sapere ha saputo e potuto fare. Ma Pensare per figure va oltre, confrontandosi anche con quella che è stata definita l'età del postmoderno, o addirittura del postumano, per individuare quali siano le immagini che possano confrontarci con noi stessi e con il mondo in un'epoca di grandi transizioni e di sconvolgimenti individuali e collettivi.