Author: | Andrea Porcheddu, Roberta Ferraresi | ISBN: | 9788872184028 |
Publisher: | Titivillus Mostre Editoria | Publication: | April 16, 2015 |
Imprint: | Language: | Italian |
Author: | Andrea Porcheddu, Roberta Ferraresi |
ISBN: | 9788872184028 |
Publisher: | Titivillus Mostre Editoria |
Publication: | April 16, 2015 |
Imprint: | |
Language: | Italian |
«“Questo fantasma, il critico a teatro” vuole essere un “manualetto”. E muove da un duplice tentativo, o forse da un grande desiderio. Quello di fare una ricognizione non compilativa della scena italiana di questi anni – almeno di quel teatro che abbiamo amato e amiamo – e il tentativo di riflettere sullo stato della nostra critica. Abbiamo cercato, in modo molto libero e soggettivo, di ripercorrere alcune tra le maggiori teorie critiche del Novecento, provando poi ad applicarle alla nostra scena e alla nostra critica quotidiana. Ne è uscito un curioso ibrido, fatto di spunti teorici e possibili applicazioni pratiche viste da entrambi i lati della medaglia: ossia dalla scena e dalla platea, dalla parte di chi il teatro lo fa e dalla parte di chi ne scrive. Si comincia da una ricognizione sullo stato della critica italiana, per poi attraversare tre grandi temi, come il Soggetto, il Segno, la Società e chiudere con una riflessione sulla postmodernità e la scena di questi anni. Insomma, vorremmo che questo manuale fosse di stimolo per aprire nuove prospettive di analisi, per dialogare in modo più articolato con gli artisti, per stimolare analisi e – ovviamente, perché no? – altre critiche. La battaglia per rilanciare la diffusione di un pensiero critico – non solo nel teatro – è di vitale importanza: in anni di asservimento culturale al dettato televisivo; di appiattimento e di ingrigimento del dibattito sociale; di impoverimento delle prospettive, occorre fare uno sforzo per restituire dignità alla dimensione critica. Questo libro non pretende certo di essere la soluzione a tanti problemi, semmai solo un piccolo tassello, un contributo di chi pensa la critica teatrale come qualcosa di più e di diverso da una pratica di servizio…».
«“Questo fantasma, il critico a teatro” vuole essere un “manualetto”. E muove da un duplice tentativo, o forse da un grande desiderio. Quello di fare una ricognizione non compilativa della scena italiana di questi anni – almeno di quel teatro che abbiamo amato e amiamo – e il tentativo di riflettere sullo stato della nostra critica. Abbiamo cercato, in modo molto libero e soggettivo, di ripercorrere alcune tra le maggiori teorie critiche del Novecento, provando poi ad applicarle alla nostra scena e alla nostra critica quotidiana. Ne è uscito un curioso ibrido, fatto di spunti teorici e possibili applicazioni pratiche viste da entrambi i lati della medaglia: ossia dalla scena e dalla platea, dalla parte di chi il teatro lo fa e dalla parte di chi ne scrive. Si comincia da una ricognizione sullo stato della critica italiana, per poi attraversare tre grandi temi, come il Soggetto, il Segno, la Società e chiudere con una riflessione sulla postmodernità e la scena di questi anni. Insomma, vorremmo che questo manuale fosse di stimolo per aprire nuove prospettive di analisi, per dialogare in modo più articolato con gli artisti, per stimolare analisi e – ovviamente, perché no? – altre critiche. La battaglia per rilanciare la diffusione di un pensiero critico – non solo nel teatro – è di vitale importanza: in anni di asservimento culturale al dettato televisivo; di appiattimento e di ingrigimento del dibattito sociale; di impoverimento delle prospettive, occorre fare uno sforzo per restituire dignità alla dimensione critica. Questo libro non pretende certo di essere la soluzione a tanti problemi, semmai solo un piccolo tassello, un contributo di chi pensa la critica teatrale come qualcosa di più e di diverso da una pratica di servizio…».